Seconda parte delle avventure proto-fantascientifiche dell’aereo-treno detto Lo Sparviero, questo romanzo si colloca temporalmente dopo I figli dell’aria, e fu pubblicato nel 1907 (l’edizione digitale è stata tratta da questa prima edizione, che fu illustrata da G. D’Amato). Si sono registrate numerose ristampe, anche relativamente recenti, di questa saga avventurosa, con protagonisti russi ma ambientata in giro per il mondo, che prende il nome di “Ciclo degli esploratori dell’infinito”.

Ritroviamo qui i personaggi de I figli dell’aria, tra cui il commerciante di the Fedoro e il cosacco Rokoff, ma i veri protagonisti sono due nobili russi, Boris e Wassili Starinsky, condannati alla prigione in Siberia dalle macchinazioni del cugino, il conte Teriosky. Wassili era il misterioso prigioniero che nel romanzo precedente era stato salvato dal comandante dello Sparviero, e di quest’ultimo finalmente si svela l’identità, si tratta del polacco Ranzoff. Lo Sparviero diventa così una formidabile macchina da guerra lanciata contro Teriosky e le sue navi mercantili: assistiamo ad inseguimenti e combattimenti per tutto l’Atlantico e in particolare nelle sue isole, deserte o quasi, che già furono covi di pirati e che tanto i “buoni” quanto i “cattivi” della storia conoscono e sfruttano per la loro lotta. Che si concluderà con la vittoria dei “buoni”, ma soltanto dopo aver percorso in lungo ed in largo l’oceano, con avventure sorprendenti risolte dal coraggio e dalle fantascientifiche invenzioni di Ranzoff e di Wassili.

Compare in questo libro anche un personaggio femminile, Wanda, figlia di Boris ed “adottata” da Teriosky, che la accudisce e ama come una figlia, ma la trattiene contro la sua volontà. Non c’è però spazio per un amore diverso da quello filiale, come del resto succede spesso, nelle opere di Salgari; Wanda, che compare finalmente nelle pagine conclusive del romanzo, dimostra comunque coraggio e carattere degne di una eroina salgariana.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

– Alto!… Guarda coste a prora!…
– Ah!… Quegli squali del malanno!… Sempre essi dappertutto, intorno a questa maledetta isola!…
– Ed è la terza notte che facciamo ritorno allo Sparviero colle pive nel sacco. Hanno cento occhi dunque?
– E quell’ubbriacone di Bedoff che cosa fa?
– Si sarà addormentato dinanzi alla sua bottiglia di acquavite di segale, mio caro Liwitz.
– Eppure lo hai pagato, Ursoff?
– E profumatamente; il capitano dello Sparviero ha la borsa sempre aperta.
– Silenzio, chiacchieroni! – disse una terza voce. – Credete che non vi siano sentinelle intorno all’isola o che mettano dei sordi a guardia delle baracche? Badate che noi corriamo il pericolo di venire fucilati come selvaggi dell’America. –

Scarica gratis: Il Re dell’aria di Emilio Salgari.