Il romanzo fa parte della nutrita produzione letteraria di Cordelia, scrittrice per signore, pubblicato nel 1890.

La protagonista è la contessa Ilda Manfredi di San Martino, che per gelosia ferisce gravemente l’amante del marito, un’altra nobildonna che fino ad allora era celebre per la sua condotta integerrima. La scrittrice è chiaramente dalla parte della potenziale assassina, donna semplice e schietta, ottima madre e a disagio nel bel mondo che il marito, superficiale e bugiardo, predilige frequentare. La buona società esce a pezzi da questo romanzo, che ne mette a nudo la pettegola ipocrisia e i costumi dissoluti; sono rari, ma esistono, gli amici sinceri, sia donne che uomini, su cui Ilda può contare nel momento del bisogno.

Non manca nessuno degli ingredienti di un romanzo dell’800 in questo libro: la protagonista è orfana e cresce in collegio; la sua migliore amica muore di parto, e pur suscitando l’amore di altri uomini, Ilda si serba fedele al suo infedele sposo, e trova infine la serenità ritirandosi in campagna con la sua adorata figliola. Ma i temi del tradimento e del delitto rendono meno adatta alla lettura delle fanciulle quest’opera, ove si sostiene la parità femminile di fronte alla legge: un tribunale che ha appena assolto un uomo che uccise la moglie infedele, non può condannare Ilda per aver ferito l’amante del marito!

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

“Mio ottimo amico,
Quel giorno che la mia mamma mi mostrò a voi per la prima volta, addormentata tranquillamente in una culla adorna di trine, non avreste certo pensato che la figlia della vostra amica d’infanzia e del prode generale di San Martino, incolpata d’un orribile delitto, si sarebbe quest’oggi rivolta a voi, per implorare il vostro patrocinio.
Capisco che nel tempo febbrile in cui viviamo, non possiamo dominare nè dirigere gli avvenimenti, ma sono essi che s’impongono a noi con una fatalità inesorabile. In queste eterne ore di prigionia, desiderosa di dimenticare l’orribile presente e tremando per l’avvenire, ho rifatta passo passo la mia vita passata e scrissi le memorie che vi unisco, affinchè possiate conoscere tutto intero il mio cuore e la mia vita di questi ultimi anni.
Ed ora vi supplico, per l’affetto che avete sempre avuto per la mia famiglia, per la santa memoria della mia povera mamma, di rinunciare per qualche giorno alla vita tranquilla, alla solitudine dei campi per venire a difendermi colla vostra eloquenza.

Scarica gratis: Il mio delitto di Cordelia (alias Virginia Tedeschi Treves).