Mentre i partiti si preparano per le elezioni regionali in Liguria, l’ombra di Giovanni Toti si allunga sul futuro della politica locale. Tra rancore e un sistema che resiste al cambiamento, il suo fantasma potrebbe ancora determinare chi salirà al potere.


Un Ritorno Inquietante

È impossibile ignorare l’atmosfera densa di tensione che avvolge la politica ligure in questi giorni, a soli due mesi dalle elezioni regionali. Nessuno dei principali schieramenti politici ha ancora annunciato ufficialmente il proprio candidato, e questo vuoto sembra essere riempito da un’inquietante presenza: Giovanni Toti. Sebbene l’ex presidente sia tecnicamente “fuori dai giochi” per via dei suoi guai giudiziari, c’è chi sospetta che stia manovrando dietro le quinte, come un fantasma dell’opera politica che si aggira nei corridoi del potere, pronto a influenzare i destini di coloro che si contenderanno il controllo della Regione.

Il Fantasma del Passato

Toti non è certo un attore minore nel panorama politico ligure. Per quasi un decennio ha detenuto un potere quasi assoluto, costruendo un sistema che ora molti temono o rispettano, ma che pochi osano sfidare apertamente. Anche se ufficialmente non è più in corsa, le sue conoscenze, le sue reti di relazioni e, soprattutto, la sua conoscenza dei segreti inconfessabili della politica regionale, lo rendono ancora una figura temibile. È lecito chiedersi: chi, se non Toti, potrebbe muovere le fila delle marionette che oggi sembrano così smarrite e prive di direzione?

Rancore e Potere

Il rancore di Toti verso chi lo ha “affossato” è palpabile. La sua recente attività sui social media e i commenti al vetriolo contro la magistratura che lo sta indagando non fanno altro che alimentare il sospetto che non sia pronto a farsi da parte senza combattere. Un uomo che ha governato per così tanto tempo, e che conosce ogni dettaglio della macchina politica e amministrativa della Liguria, difficilmente resterà passivo di fronte al rischio di perdere tutto ciò che ha costruito. Anzi, potrebbe cercare di far prevalere qualche suo uomo di fiducia, assicurandosi così che il sistema a lui così caro continui a esistere, anche senza di lui al timone.

Un Sistema che Resiste

Ma cosa rende Toti ancora così pericoloso? Il fatto che, nonostante tutto, il sistema che ha costruito continua a funzionare. La regione è andata avanti per anni sotto la sua guida, e ora che lui è “fuori dai giochi”, sembra che nessuno abbia veramente l’intenzione, o il coraggio, di smantellare quel sistema. Ci sono timidi tentativi, soprattutto da parte del centrosinistra, di proporre alternative, ma mancano la convinzione e la determinazione necessarie. Anche all’interno della destra ci sono frange che vorrebbero distanziarsi dal passato, ma il timore di affrontare l’eredità di Toti è ancora troppo forte.

La Paura del Cambiamento

La paura del cambiamento è forse il sentimento più diffuso tra coloro che oggi si preparano a contendersi la guida della Regione. Se ci fosse davvero la volontà di rompere con il passato, probabilmente ci sarebbero già stati attori politici pronti a battere i pugni sul tavolo, chiedendo una resa dei conti. Invece, assistiamo a un balletto di nomi e ipotesi, senza che nessuno abbia il coraggio di imporsi come il “leone ruggente” di cui la Liguria avrebbe bisogno per uscire dal baratro in cui sembra essere precipitata.

Il Gioco delle Marionette

E così, a poco più di due mesi dalle elezioni, le marionette continuano a muoversi sul palcoscenico della politica ligure, ma senza un vero regista. O forse, il regista c’è, ma agisce nell’ombra, manovrando con abilità i fili invisibili del potere. Che Toti stia cercando di salvare se stesso e i suoi fedelissimi non è un’ipotesi da scartare. Le convenienze e gli interessi che legano molti degli attori in gioco sono troppo forti per essere ignorati. E chi, se non l’ex presidente, conosce meglio questi legami, avendo orchestrato per anni la politica regionale?

L’Ingovernabilità come Strategia

Un’altra ipotesi inquietante è che Toti, consapevole del caos che potrebbe scatenarsi in sua assenza, stia giocando la carta dell’ingovernabilità come ultima strategia di salvezza. Se la Regione dovesse cadere in una situazione di stallo politico, con nessuno in grado di governare veramente, chi meglio di lui potrebbe essere chiamato a “rimettere ordine”? Un ritorno in grande stile, presentato come inevitabile per il bene della Liguria, ma che in realtà non farebbe altro che perpetuare un sistema di potere ormai obsoleto e corrotto.

Conclusione: Un Futuro Incerto

In conclusione, l’ombra di Giovanni Toti continua a gravare pesantemente sul futuro della politica ligure. Sebbene ufficialmente fuori dai giochi, la sua influenza potrebbe essere ancora decisiva nelle prossime elezioni regionali. Il rischio è che, invece di un vero rinnovamento, la Liguria si trovi di fronte a una mera riproposizione del passato, con attori diversi ma con lo stesso copione. Se così fosse, il futuro della Regione sarebbe segnato da una pericolosa continuità che, invece di risolvere i problemi, rischierebbe di aggravare ulteriormente la crisi politica e sociale in cui versa.

Le prossime settimane saranno cruciali per capire se la politica ligure avrà il coraggio di liberarsi dal fantasma di Toti o se, al contrario, continuerà a essere prigioniera di un passato che sembra non voler tramontare. Chi avrà la forza e la determinazione di rompere questo incantesimo? Al momento, purtroppo, non si intravede nessun eroe all’orizzonte.

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Antonio Rossello
Antonio Rossello, è nato a Savona nel 1964 e vive ad Albisola Superiore (SV). Padre di Francesco. Laureato in Ingegneria meccanica all'Università degli Studi di Genova nel 1989, diploma di Laurea internazionale Dr. HC in Sociologia rilasciato dall’Università Internazionale U.P.T.E.A.G. il 24/04/2024 (Iscritto all'Associazione Sociologi Italiani al n. 383). Dopo il Corso Allievi Ufficiali di Complemento presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, ha prestato servizio militare, nell'Arma dei Carabinieri come Ufficiale con il grado di Sottotenente nel 1989/90. Attualmente in congedo con il grado di Tenente. Tornato alla vita civile, dal 1991 è alle dipendenze dell’azienda elettromeccanica genovese ANSALDO ENERGIA. E’ stato in trasferta per lavoro in vari Paesi europei, del Medio Oriente, dell’Africa del Nord e dell’Asia . Ha retto diversi incarichi civili ed associativi: membro dell’Assemblea del Corsorzio Depurazione Acque di Savona, Consigliere della Sezione di Savona e del Gruppo delle Albisole dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), prima Consigliere e, dal 2003 al 2011, Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) Sezione di Savona. Tra i promotori di varie iniziative a carattere sociale, culturale e patriottico promosse da ANC, ANA e Conferenza permanente dei Presidenti delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e Patriottiche della Provincia di Savona . Ulteriormente Socio dell’ I.P.A. (International Police Association), dell’U.N.U.C.I (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), dell’A.I.O.C. (Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche), della F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari per la Libertà) e donatore di sangue dell’A.V.I.S. Insignito dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica (O.M.R.I.) nel 2007, Cavaliere di Ufficio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - Ramo Spagna (2024), Referendario con titolo Grande Ufficiale di 1^ grado di Giustizia (KCLJ-J) dell'Ordine Militare ed Ospedaliero di Lan Lazzaro in Gerusalemme - Malta nel 2022, dell’Attestato di Beneremenza dell’U.N.U.C.I , della Benemerenza Rossa A.V.I.S e dell’Onorificenza di Primo Livello dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.). E’ autore di numerose pubblicazioni di vario genere ed è stato coinvolto, come coautore, in diverse antologie (vedere elenco completo su: http://www.braviautori.it/vetrine/antoniorossello/ ). Nel 2012 ha ricevuto la consegna della medaglia d’argento della FIVL. E’ attualmente Web Editor dei siti ufficiali di alcuni artisti ed autori locali, Presidente del Centro XXV Aprile, Presidente della Federazione Provinciale di Savona e della Sezione delle Albissole dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.), Segretario della Federazione Provinciale di Savona dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra (A.N.V.G.), Presidente della Federazione Provinciale di Savona dell'Istituto del Nastro Azzurro, Segretario Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Varazze e Socio ANCRI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSIGNITI DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA), membro direttivo sindacale di categoria. Cofondatore della Rassegna multiculturale “Dal Mare alle Langhe fino al Monferrato”, dal 2013 ad oggi promossa dal Centro XXV Aprile, congiuntamente ad altre Associazioni e alle Amministrazioni di Bubbio (AT), Monastero Bormida (AT), Ponti (AL), Denice (Al), Albisola Superiore (SV), Albissola Marina (SV).