In questo breve testo del 1920 il geografo Giuseppe Ricchieri sostiene che la geografia non ha ancora una sistematica e una terminologia riconosciute e condivise dalla generalità degli studiosi, specialmente per quanto riguarda le definizione delle regioni e dei confini.

Per Ricchieri la superficie terrestre si divide in aree distinte in base a elementi e condizioni fisiche, biologiche e antropiche. A seconda degli elementi presenti le regioni si dividono in elementari (basate su un solo elemento), complesse (basate su più elementi) e integrali (distinte dalle regioni circostanti in base a ogni elemento).

Egli ritiene che solo partendo da queste definizioni di regioni con i loro elementi si possano derivare quelle di confini, che però quasi mai sono semplici linee ma sono solitamente fasce di transizione più o meno larghe in quanto i singoli elementi si diradano o si intensificano gradualmente.

Sinossi a cura di Michele De Russi

Dall’incipit del libro:

La geografia, pur essendo una delle scienze più antiche, non possiede ancora una sistematica e una terminologia che si possano dire organiche e sicure, complete e riconosciute dalla generalità dei suoi cultori. È questo un fatto caratteristico, che certamente la pone in condizioni d’inferiorità rispetto alle altre discipline, anche fra le più recenti. E rivela la speciale sua natura e le singolari difficoltà di elaborazione veramente scientifica della materia, tanto da giustificare la domanda che di tratto in tratto ancora alcuno solleva, specialmente se poco informato dei progressi metodici anche da essa compiuti nell’ultimo secolo: È la geografia una scienza o un’arte?
Dei tre rami nei quali tradizionalmente la geografia si divide, quello detto astronomico e matematico ha veramente una sistematica ed una terminologia, che si possono dire stabilmente e generalmente accolte, anche se in qualche particolare non del tutto soddisfacenti. Ma ciò dipende, non solo dall’essere codesto ramo il più antico e il più presto assunto a maturità scientifica, ma sopra tutto dal fatto che in realtà esso è per massima parte scienza astronomica e geodetica. Vi è anzi perciò un gruppo di geografi, che vorrebbe senz’altro escluderlo dalla vera geografia, od almeno considerarlo soltanto come propedeutica di essa, quale del resto la riteneva lo stesso Strabone.

Scarica gratis: Il concetto di regioni e di confini nella sistematica geografica di Giuseppe Ricchieri.