(voce di SopraPensiero)

«Ma che fai, scappi?» domanda l’errante ad alta voce dalla cima della rampa, mentre sono ancora impegnato a ricompormi; quindi scende le scale con ammirevole flemma. Peppe la squadra dall’alto in basso con interesse lascivo e poi guarda me, aspettandosi una spiegazione. Avessi voglia di scherzare gli direi: «Non è come pensi». «Oh, ciao, – dico all’errante quando ci raggiunge, – che ci fai qui?». Peppe e l’errante si guardano in faccia, in un perfetto unisono di compassione. «Permette? Avvocato Lasaponara» si presenta il collega tendendole la mano dopo essersi lisciato all’indietro i capelli nerobluastri (Peppe è fatto così, una specie di outlet di Christian De Sica: appena incontra una donna si mette subito a fare il provolone, è più forte di lui). [da «Patrocinio gratuito», di D. De Silva].

Il gioco – quello «industriale» delle slot machine e quello tradizionale del lotto, quello di uno spasimante che cerca di sedurre la donna che ama in maniera timida e sfacciata a un tempo – non sempre ha un lieto fine, ma può anche durare a lungo – in barba al detto popolare per il quale «ogni bel gioco dura poco» – se si riesce a mantenerlo nell’alveo della legalità e della moderazione.
Ma non sempre vi si riesce.Così capita che l’innamorato ecceda e che le sue attenzioni sconfinino nello stalking; o che il gioco «legale» delle sale bingo finisca in una strage di ‘ndrangheta.
Giochi criminali (Einaudi) raccoglie quattro storie gialle in cui il gioco sfocia nel crimine dando luogo ad esiti imprevisti: «Medusa», di Giancarlo De Cataldo, che ha per protagonista la professoressa Emma Blasi; «Febbre», di Maurizio De Giovanni, in cui il commissario Ricciardi dovrà fare i conti, più che mai, con se stesso; «Patrocinio gratuito», di Diego De Silva, in cui l’avvocato Vincenzo Malinconico si troverà invischiato in una vicenda che coinvolge i più ingrati e meno paganti dei clienti: gli «amici degli amici»; «A girl like you», di Carlo Lucarelli, in cui l’ispettore Grazia Negro, incinta di due gemelli e pronta ad entrare in aspettativa per maternità, resta coinvolta in una guerra fra ‘ndrine calabresi al nord d’Italia.
Quattro autori dediti al romanzo qui alle prese con il racconto lungo, in altrettante storie nelle quali qualcuno sta giocando con il fuoco. Con certi giochi, a volte, sarebbe meglio non scherzare.


Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Carlo Lucarelli, Giochi criminali, Einaudi, 2014, pp. 185, euro 16,50.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.