«Era una bugia, ma non importava, tanto lui non la stava a sentire. Un denso bagliore indistinto era sopraggiunto adesso alla finestra, come sempre a quell’ora del giorno. Bella provò come un brivido. Quella strana luce investiva la faccia di Jack, un lucore fosforescente. Cos’hai fatto, Jack? Che cos’hai fatto per indurre il tuo socio a spararsi?»

Per Victor Delahaye – titolare di una importantissima società d’affari irlandese – la lealtà è tutto. Vi ha costruito il suo impero finanziario sopra, creandolo in società con i Clancy, famiglia cui i Delahaye sono storicamente legati. Per questo, quando si rende conto che il mondo intero intorno a lui ha smesso di considerarla una virtù, e di nutrirsene, vede vacillare il terreno sotto i piedi: e ora, difronte a Dave Clancy, cui affida le ultime parole della sua vita, sul ponte della sua Quicksilver, non regge più, e decide di farla finita piantandosi una grossa pallottola al ventro del petto […]
Da John Banville – autore irlandese vincitore del prestigioso Booker Prize 2005, che ha pubblicato alcuni dei suoi numerosi romanzi con lo pseudonimo di Benjamin Black – ci si aspetta sempre il massimo, in termini di suspense, di azione, di qualità della scrittura. E difficilmente si resta delusi: questo suo ultimo False piste (ed. Guanda), non solo non delude, ma appassiona a una vicenda che unisce il giusto grado di complessità a un ottimo livello di «maturazione» per lo sviluppo dei personaggi della coppia Hackett (ispettore)-Quirke (medico legale), per i quali questo noir costituisce la quinta avventura investigativa.


J. Banville, False piste, ed. Guanda, 2015.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.