Per gentile concessione della Fara Editore S.A.S. di Alessandro Ramberti & C.

Nella seconda metà dell’Ottocento il medico Ludwik Lejzer Zamenhof ideò e pubblicò le regole di una lingua internazionale (la Lingvo internacia), che potesse servire come lingua ausiliaria per facilitare i rapporti tra persone di diverse nazionalità.

Il dottor Zamenhof era nato nel 1859 a Białystok, allora in Russia, oggi in Polonia, in una regione di confine abitata da polacchi, lituani, ebrei, russi. Le incomprensioni, gli attriti e le violenze che traevano origine dalla convivenza delle diverse etnie lo stimolarono alla creazione di una lingua che, non essendo propria di nessun popolo, potesse essere accettata da tutti senza risentimenti, favorendo così tra i vari gruppi linguistici la comunicazione e quindi la comprensione e la serena convivenza. Così egli costruì una lingua con regole grammaticali molto semplici e senza eccezioni, e con un vocabolario ottenuto attingendo alle lingue neolatine, germaniche e slave che egli conosceva.

Di tutte le diverse lingue costruite che sono state proposte, la Lingvo internacia, comunemente detta Esperanto, è l’unica che ha raggiunto una discreta diffusione nel mondo e mantiene una certa vitalità.

L’autore Alessandro Ramberti in questo volume mette insieme due dei suoi maggiori interessi: la poesia, di cui egli è apprezzato autore e che caratterizza anche la produzione della sua casa editrice, e l’Esperanto, lingua di cui egli, dotato di una robusta formazione accademica linguistica, è un appassionato cultore.

Il libro è diviso in tre parti. Nella prima troviamo 59 poesie dell’Autore composte di terzine di versi liberi; nella seconda viene proposta la traduzione in Esperanto di nove di queste poesie; nella terza parte, infine, in dieci brevi lezioni si danno le regole dell’Esperanto: alfabeto, pronuncia, grammatica, con l’aggiunta di qualche esercizio.

Così il libro ha un valore duplice: di immersione nel mondo poetico del Ramberti, e di introduzione all’Esperanto, la lingua costruita che, per l’ideale internazionalista che la ispira, in un certo senso è anche essa poesia.

Sinossi a cura di Ruggero Volpes

Dall’incipit del libro:

Il mondo si merita il disastro?
Non senti il momento di cambiare
di dare energia al tuo entusiasmo
di tendere a mete verticali
avendo fiducia in un messaggio
che agisca nel senso universale?
Ci sono senz’altro gli algoritmi
a dirci chi siamo e dove andiamo
ma sempre disegnano orizzonti
che i numeri possono descrivere.
Le anime sono imponderabili
aspirano ancora all’impalpabile
ad essere corpi segnaletici
puntati non proprio al vuoto al nulla
bensì a realizzare noi profetici.

Scarica gratis: Faglia di Alessandro Ramberti.