Non è importante quanto tempo passate fuori con il cane, ma come. (Stefan Wittlin)
La passeggiata con il proprio cane comporta benefici sia psicologici sia fisici. In buona sostanza, permette al proprietario di fare della sana attività motoria con il fedele amico a quattro zampe. Se poi, questa passeggiata invece che in un parco cittadino viene fatta in una zona montana, semmai in un bosco, i benefici sono ancora più significativi. L’escursionismo cinofilo, a meno di particolari controindicazioni legate alla salute dell’essere umano e/o dell’animale, può essere praticato da tutti. Basta scegliere percorsi idonei alle proprie possibilità. Anche il cane non deve essere necessariamente di razza, né tanto meno addestrato. Quasi scontato è sottolineare l’importanza dell’intesa che ci deve essere tra l’essere umano e il cane, dove tutto viene sviluppato per gioco, nel piacere reciproco di stare insieme camminando nel verde. E anche l’attrezzatura ha caratteristiche minimali. Vediamo, quindi, di spiegare alcuni aspetti correlati.
È bene considerare un equipaggiamento minimo: servono infatti una pettorina e un guinzaglio per il cane, nonché un buon paio di scarponcini leggeri per il conduttore (chiaro, questa è una base di partenza per un percorso semplice. perché diversamente entriamo più nel tecnico con altra attrezzatura da utilizzare). Poi servono i sacchetti per i bisogni fisiologici e una ciotola per il cane, nonché l’acqua, fondamentale per entrambi (il tutto trasportato con un piccolo zaino). Utili altresì un bastone da trekking per svariati utilizzi (meglio se in legno) e un piccolo kit di primo soccorso. Ovviamente, si può praticare anche in gruppo, purché ci sia soprattutto compatibilità caratteriale tra i cani. Infine, sarebbe bene anche avere una copertura assicurativa di responsabilità civile per eventuali danni provocati dai nostri amici pelosi (aspetto da considerare anche durante le normali passeggiate urbane) ed una museruola qualora richiesta e necessaria.
Ma dove possiamo praticarlo? Praticamente in ogni luogo verde, dai colli ai monti (ma anche sulla costa marina in periodi non estivi), che non presenti divieti di accesso a persone e cani. È palese, inoltre, che la pratica di questa attività outdoor deve essere espletata nel totale rispetto dell’ambiente e nella sua tutela e salvaguardia, e che tutti noi abbiamo il dovere di mettere in atto. Detto questo, che ovviamente non ha carattere esaustivo e ha esclusivamente l’intento di fornire ai lettori un sintetico contributo divulgativo, non resta che cimentarsi, dapprima con brevi escursioni, fino a passare a percorsi più complessi, sempre però consapevoli dei nostri limiti e, soprattutto, di quelli del nostro cane. Con il tempo, diventerà un momento al quale non saprete più rinunciare, assaporando giorno dopo giorno che il rapporto con il vostro compagno di avventure sarà sempre più intenso. E il sacrificio per gli spostamenti e gli sforzi profusi nell’attività, saranno abbondantemente ripagati dal benessere che ne ricaverete.
Note: l’autore, pratica l’escursionismo cinofilo fin dal 1990 e si può considerare tra i pionieri di questa disciplina (già guida di dog-trekking nel 1992 in seno all’Associazione Italiana Dog Trekking). | Blog: https://wolfpack-adventureproject.blogspot.com/ – https://wolfintothewild.blogspot.com/
Fonti fotografiche: © Franco Faggiano