Da giovedì 21 a domenica 24 ottobre il Teatro degli Audaci di Roma ospita lo spettacolo  40 mq, commedia brillante scritta e diretta da Emiliano De Martino

Nell’occasione ha rilasciato per noi un’intervista, in cui ci parla di quest’opera che ha per protagonista Sergio, trentenne single che, per usare le stesse parole del regista “è un prototipo di tutti noi. Prigioniero dei suoi 40mq nei quali, se da un lato afferma di starci bene, dall’altro i fatti gli fanno capire quanto abbia bisogno degli altri”.

Ad interpretarlo, l’attore Domenico Palmiero, mentre coprotagoniste sono Irene Antonucci nei panni dell’accattivante inquilina Luana, che fa irruzione nella sua vita, mentre Laura Sorel interpreta la colorita e naif madre di Sergio, Claudia, un po’ chioccia e un po’ invadente.

Domenico Palmiero

Reduce del successo della scorsa estate, 40 mq si propone nell’edizione 2021 con un cast completamente rinnovato,  mentre per la produzione c’è come sempre Valentina Proietto Scipioni.

Irene Antonucci

L’opera offre un affresco dei diversamente giovani che a trent’anni vivono ancora in una sorta di limbo, incerti se affrontare il gran passo verso la maturità che comporta la vita di coppia o rimanere ancorati alle proprie abitudini e al proprio piccolo mondo, racchiuso, appunto in questi 40 mq che sono una metafora del proprio microscosmo.

Una commedia apprezzata dal pubblico per la leggerezza con cui tratta un tema di attualità scherzando sulle debolezze delle persone senza fare moralismi. Anzi, se c’è un messaggio che il regista ha voluto dare, come racconta lui stesso è che “Nessuno di noi dovrebbe essere giudicato, ma dovrebbe sentirsi libero di essere ciò che è veramente”. E aggiunge: “Il senso più esplicito di 40mq è che l’amore, in qualsiasi forma si palesi, è meraviglioso e prezioso, sia esso verso una mamma invadente e possessiva o verso un’altra persona che può apparire diversa da ciò che gli altri si aspettano”. 

Claudia Sorel

Chiediamo a De Martino se oltre al cast ci sono altre novità in questa edizione dello spettacolo

“Ogni volta che ho messo in scena questa commedia – confessa – questa si è rinnovata grazie agli attori scelti per il cast. Ognuno di loro ha apportato elementi e sfumature molto umane e personali al proprio personaggio ed in questo cast diciamo che ho racchiuso tutti gli elementi che ho sempre cercato nei tre protagonisti”.

40 mq – La locandina

Non si può non parlare però, anche della tua opera prima come regista cinematografico nel cortometraggio “Antonio”, dedicato al tema della disabilità. E’ uscito quest’anno ed è stato presentato in vari festival, tra cui quello di Venezia.

 Antonio è stato definito da molti come un piccolo gioiello perché, in meno di trenta minuti, ti conduce via e racconta in maniera fiabesca una storia a tratti dura e a tratti leggera e anche con un gran peso divulgativo e di sensibilizzazione grazie al messaggio che lancia. La disabilità viene raccontata dal punto di vista di chi la vive e non di chi la guarda  dall’esterno. Il protagonista e il suo grande amore per la nonna invertono i canoni dell’ovvio e della prevedibilità, dando al protagonista stesso tutte le opportunità di successo e di rivalsa che merita e che chiunque come lui meriterebbe”. 

Rispetto all’opera teatrale è stata più difficile come esperienza?

Il cinema è un’esperienza a parte, io vivo il set da anni da attore ed in maniera sempre più intensa e curiosa. Ed è questa mia curiosità che mi ha portato ad avere l’esigenza di scrivere, di dirigere e di lanciarmi verso il nuovo, nonostante sia già difficile ciò che conosco e che tutti conosciamo. Questo strano mondo dello spettacolo, per chi come me lo vive a 360 gradi, è davvero una meravigliosa montagna russa senza fermate, devi solo respirare durante la salita per avere aria e forza. 

La locandina del cortometraggio Antonio

“Antonio” è stata la mia opera prima, con tutto il carico emozionale e lavorativo del caso, ma devo dire che mi è stato possibile affrontare tutto questo meraviglioso viaggio grazie al gruppo umano che ho avuto intorno …una squadra di professionisti entusiasti che hanno sposato subito il progetto e hanno lavorato con grandissimo amore e senza risparmiarsi.

Dal cast artistico fatto da grandi nomi e da grandi anime, ai produttori tutti, ma in particolar modo la persona Giovanni Franchini che, senza batter ciglio, ha commissionato ai suoi soci e colleghi (Massimo Paolucci e Daniele Gramiccia ) il suo assenso alla realizzazione dell’attuale Docu Versione 30 Minuti.

 E ci stiamo già mettendo in moto per girare la versione lunga per dare il respiro che merita a questo enorme sforzo economico e umano nonché il respiro artistico che secondo tutti noi merita. Questa versione breve è nata per rodarmi sul set come regista, ma anche per ovviare alle sale cinematografiche chiuse e rendere il mio biglietto da visita come regista più condito possibile dopo il tour festivaliero che stiamo facendo. Lo stesso ringraziamento va al cast tecnico, agli sponsor e tutti i collaboratori”. 

 Come è stato accolto dal pubblico?

“Ho percepito e visto lacrime di commozione, sorrisi benevoli e sguardi grati. La storia coinvolge in modo totalizzante chi ne entra a contatto, la gente si immedesima nel senso di rivincita di Antonio e lo fa suo”. 

 

Vuoi raccontarci qualcosa anche sui vincitori di Teatramm’ e sulle selezioni per la tua Accademia di recitazione, la EDM?

“Teatramm’ è ogni anno una grande soddisfazione. Ormai su Roma si è affermato come un appuntamento concreto e soprattutto fruttuoso. Basti pensare a tutte le dinamiche che ne conseguono, collaborazioni che nascono, sinergie nuove, opportunità e progetti che vedono la luce durante quella settimana. Per esempio Domenico Palmiero, vincitore di vari premi nelle tre edizioni, è stato scelto da me come protagonista di “40mq” perché in tre anni ho visto il suo talento crescere incredibilmente. I vincitori di quest’anno, non solo quelli per il miglior spettacolo, hanno portato in scena realtà importanti, vive, accattivanti e soprattutto hanno emozionato il pubblico e la giuria, raccontando intimità e storie vere di grande impatto. Sono molto soddisfatto della qualità del teatro che regala Teatramm’ e molto fiero della mia collaborazione ormai consolidata con il direttore artistico del Teatro Marconi (casa del festival) Felice Della Corte.

 Riguardo l’accademia di recitazione EDM, sempre a Roma, c’è una grande novità quest’anno perché finalmente abbiamo una sede ufficiale e abbiamo potuto ampliare il ventaglio dei corsi. Non più solo recitazione e canto, ma anche musical, regia, scrittura creativa e autogestione dell’attore con web marketing. Una rosa di docenti validissimi stanno accogliendo gli aspiranti allievi proprio in questi giorni. Ci sono open day ogni giorno per ogni percorso artistico e stiamo accogliendo candidati di Roma e non, di tutte le età. La sede è inoltre a disposizione di tutti i colleghi che cercano un polo creativo in cui lavorare, le due sale sono disponibili per il noleggio come sala prove, sala shooting fotografici e self tape, sala per workshop e corsi.  Basta chiamarci al 333.7491357 o scrivere a edmproduzionedistribuzione.com Veniteci a trovare! “. 

 Anna Cavallo