(voce di Luca Grandelis)

In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Albert Einstein e Hermann Weyl, diversi studiosi di scienza e di epistemologia si sono riuniti a Presicce, in Francia, il 22 e 23 aprile 2005, per discutere delle tante questioni che a tutt’oggi – nell’ambito delle rivoluzioni scientifiche einsteiniane e degli importanti contributi di Weyl al pensiero fisico-matematico del XX secolo – rimangono aperte e dibattute: dalla relatività alla gravitazione, dal falsificazionismo popperiano alla località, dalla completezza della meccanica quantistica alle teorie del campo unificato.
Gli autori di questo volume (tra i quali spiccano tanti noti nomi italiani, come Dario Antiseri, Silvio Bergia, Gino Tarozzi, Mario Alai, oltre a quelli dei curatori) intercalano gli interventi in francese a quelli in inglese, dando luogo a un ventaglio di problematiche e di considerazioni dotte in cui la fanno da padrone la filosofia della fisica e la matematica differenziale.
La particolarità dell’evento, oltre al taglio storico-epistemologico scelto, è il tentativo di mettere nella giusta luce le strette connessioni intellettuali fra questi due grandi pensatori novecenteschi, lasciando emergere appieno quanto finora in buona sostanza sottovalutato: l’apporto irrinunciabile di Weyl alla comprensione delle tante implicazioni della teoria della relatività.
Oltre a ciò – contro ogni pretesa da parte della scienza di fare a meno della filosofia – il volume pone in risalto la «filosofia implicita» presente nel tessuto delle speculazioni einsteiniana e weyliana: ne viene fuori l’immagine di una scienza che concepisce se stessa come pensiero integrale, unico vero rimedio agli eccessi tanto dello scientismo quanto dell’oscurantismo. Da questo intento di «pensare filosoficamente con la scienza», germogliato nell’ambito della collaborazione internazionale fra École normale supérieure de Paris e Università del Salento, nasce la collana «Pensée des sciences», con il patrocinio – oltre che degli enti citati – dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli.


C. Alunni, M. Castellana, D. Ria, A. Rossi (a cura di), Albert Einstein et Hermann Weyl, 1955-2005. Questions épistémologiques ouvertes, ed. Barbieri Selvaggi, 2009, pp. 251, euro 25.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.