(voce di SopraPensiero)

Ebook sì, ebook no: il libro elettronico lo ami o lo odi. Per sottrarci alla bufera del dibattito tra favorevoli e contrari (quasi sempre per prese di posizione visceral-ideologiche, più che razionali) abbiamo intervistato due tra gli editori italiani più competenti e con le idee più chiare al riguardo: la E-text, apertamente favorevole all’innovazione tecnologica tout court e la ProgEdit, saldamente ancorata al fascino classico dell’inchiostro e della carta. Un confronto equilibrato e lucido che dà un po’ il quadro di come stanno le cose oggi nel mondo dell’editoria, sempre più a contatto con il digitale. E di come saranno di qui a poco.

La E-text si occupa di editoria elettronica (pubblicazione ebook e servizi per case editrici) e di Internet (progettazione di siti, grafica web, ecc.). È stata fondata per poter destinare una parte dei propri utili a favore di Liber Liber, la mediateca gratuita con opere di pubblico dominio, per lo più libri elettronici e musica. Marco Calvo (qui al microfono, nella colonna di sinistra) è amministratore della E-text, oltre che Presidente dell’Associazione Culturale Liber Liber. È consulente e docente in materia di telecomunicazioni.

La Progedit – Progetti editoriali s.r.l., casa editrice e società di servizi editoriali, progetta e realizza libri, cataloghi, riviste, prodotti multimediali per le principali case editrici italiane (tra cui Dedalo, Bollati Boringhieri, Laterza, Marietti, Mondadori, Cortina). Gino Dato (qui intervistato) è editore e giornalista, nonché segretario dell’Associazione Pugliese degli Editori.

(voce di SopraPensiero)

Ebook: pro o contro?

Marco Calvo, E-text

Pro: rendono i libri più intelligenti e hanno potenzialità didattiche e commerciali ancora inesplorate

Gino Dato, Progedit

Contro, simpaticamente contro

Carta stampata e testo digitale: è lo stesso libro?
Per fortuna non sono la stessa cosa No, sono due forme diverse di leggere
Perché?
Il libro in carta è un prodotto quasi perfetto, ma proprio per questo non potrà più cambiare molto. I testi digitali sono ancora immaturi, ma tanto per dirne una sono interattivi. Ovvero reagiscono alle sollecitazioni del lettore. Così un manuale di matematica digitale è in grado di correggere gli esercizi dello studente, rendendo lo studio più efficace Perché leggere è sentire e noi sentiamo con gli occhi
Un pregio della carta stampata
Sappiamo come trattarla. Alcune edizioni, in carta pregiata, sono un capolavoro a prescindere dai contenuti È docile nella fruizione
Un difetto della carta stampata
È un bene materiale, ciò comporta costi più elevati, consumo di risorse sempre più preziose, ed è deperibile È statica nel tempo
Un pregio del libro digitale
Attira i giovani È flessibile
Un difetto del libro digitale
La qualità media delle edizioni digitali, anche di case editrici importanti, è ancora mediocre È freddo, algido
Quanto conta in un libro stampato la qualità della copertina e della pagina?
A furia di dire che un libro non si giudica dalla copertina, alcuni editori hanno finito per crederci. Ma se non si vogliono investire poche centinaia di euro per affidare a un professionista la realizzazione della copertina, vuol dire che non si crede abbastanza nel progetto. A questo punto, ha senso pubblicare? Per il 40 per cento
Gli ebook piacciono?
Mi pare che gli indicatori di mercato siano ormai univoci. Non sono più un esperimento Direi piuttosto che seducono
Gli ebook si affermeranno?
Si sono già affermati Si assesteranno accanto agli altri media
Per quale motivo gli ebook si affermeranno: economico, ecologico o ideologico?
Plausibilmente per molti motivi insieme, ma il più interessante mi pare la capacità di rendere i contenuti multimediali e interattivi Per i primi due motivi
Quanto inciderà l’avvento degli ebook…sul prezzo di copertina?
I costi di produzione e distribuzione sono sensibilmente inferiori. Il tutto non si è ancora tradotto in un risparmio generalizzato sia perché i vecchi contratti lasciano poco spazio di manovra a editori e distributori, sia perché c’è il tentativo di ampliare i margini di profitto. Ma trattare i libri come merce qualsiasi è un errore Poco
Quanto inciderà l’avvento degli ebooksulla diffusione del libro?
La distribuzione digitale è più semplice, basta una connessione Internet e si ha pieno accesso al 100% della produzione editoriale, in qualsiasi angolo del mondo ci si trovi Alla fine lo rinforzerà
Quanto inciderà l’avvento degli ebooksulle abitudini di lettura?
Sicuramente notevole. Avere sempre una intera biblioteca in tasca, basta uno smartphone, è già di per sé una rivoluzione. Ma si pensi anche alle forme nuove di lettura, come il social reading (la lettura integrata dalle riflessioni e dai commenti della propria cerchia di amici) Le renderà più elitarie
Quanto inciderà l’avvento degli ebooksulla qualità dei cataloghi editoriali?
Qui nel digitale siamo ancora ai primordi. Poca scelta e scarsa disponibilità addirittura fra le nuove uscite, specie in Italia. Da noi infatti molti editori non hanno compreso il fenomeno. Un fatto emblematico: i libri digitali si possono aggiornare, come le app degli smartphone. Ogni ebook venduto potrebbe diventare perciò un canale di comunicazione privilegiato con il proprio lettore, ad esempio per offrirgli aggiornamenti e approfondimenti gratuiti o a pagamento. Con un investimento pubblicitario quasi nullo. Incredibilmente non lo ha capito quasi nessun editore Assai poco
Quanto inciderà l’avvento degli ebooksull’accesso alla conoscenza?
I problemi di accesso all’editoria elettronica sono legati a quelli dell’accesso a Internet. Che sono oggetto di continui investimenti, investimenti che all’editoria da sola sarebbero impossibili Non più di quanto Internet non faccia già
La pagina stampata rimane impressa, mentre l’ebook è infinitamente modificabile. Oggi possono venir messe in commercio a distanza di pochi giorni più e più versioni diverse dello stesso libro. Questo creerà dei problemi?
Non credo, al contrario la ricchezza di edizioni ha sempre finito per premiare la qualità. I costi di pubblicazione degli ebook sono inferiori, questo rende il mercato più aperto, a tutto vantaggio dei lettori e degli editori che puntano all’eccellenza A chi legge, forse, costringendolo a una scelta
Cosa si potrebbe perdere con l’avvento degli ebook?
È scandaloso se dico niente? I libri in carta continueranno a esistere, ma solo nella loro forma migliore, in carta pregiata ed edizioni curate La fisicità del contatto con la materia carta
Cosa si potrebbe guadagnare con l’avvento degli ebook?
Oltre al resto, cui abbiamo già fatto cenno, il libro elettronico è anche un mezzo di comunicazione nuovo, e creerà quindi nuove forme narrative La funzionalità di alcune letture
Con l’ebook cambia il modo di leggere, oltre che il modo di produrre libri?
Certamente Non credo
In che modo?
Probabilmente non abbiamo ancora saputo immaginare tutti i nuovi possibili scenari. Il “social reading” cui si è fatto cenno poco sopra è solo una delle possibilità È solo il supporto a cambiare, abbiamo nuovi mezzi per leggere
Si tratta di una evoluzione della lettura per la specie umana, o di una deviazione dal percorso?
Ogni innovazione è di per sé una “deviazione”, e più gli effetti sono imprevisti più opportunità si offrono. Anche i rischi certo, ma nel caso specifico dell’editoria elettronica non ho mai letto un’analisi pessimista che fosse anche convincente Evoluzione, evoluzione, che non significa di per sé avanzamento
Ebook: ce n’è veramente bisogno?
Certamente sì, avrà sull’editoria effetti benefici equivalenti a quelli che ebbe a suo tempo la macchina per la stampa di Gutenberg No, se ne potrebbe fare a meno. Eppure, tutto ciò che c’è, non può non esserci
L’avvento degli ebook porterà uno sconvolgimento nel mondo editoriale?
Ovviamente sì Certamente
Perché?
Porterà una salutare rivoluzione Anche qui, direi piuttosto a una evoluzione
Cosa cambierà…per gli editori?
Minori costi per il lancio di nuovi titoli, una soglia di ingresso nel mercato più bassa, un rischio di impresa meglio distribuito, che premia la qualità Dovranno attrezzarsi per le nuove potenzialità
Cosa cambierà…per gli stampatori?
È forse uno dei settori che ha più bisogno di comprendere e fare propria la rivoluzione che sta trasformando il settore. Devono fare ogni sforzo per non subirla, ma di convertirsi e sfruttare la propria esperienza per cavalcarla Lo stesso
Cosa cambierà…per i distributori?
I più bravi stanno già cambiando, per chi pensa di rallentare il fenomeno in virtù della propria forza economica prevedo un periodo di vacche magre Lo stesso
Cosa cambierà…per i librai?
Il settore è in crisi ormai da molti anni, e non a causa dei libri elettronici. In ogni caso, le abitudini dei lettori cambieranno abbastanza lentamente da consentirgli di riorganizzarsi. Ma devono iniziare subito Lo stesso
Come cambieranno le biblioteche pubbliche?
Anche questo mondo, ben prima dell’avvento del libro elettronico, è stato dato per morto dalla politica, che destina alle biblioteche pubbliche sempre meno spazi e meno risorse. In realtà, in un mondo che richiede competenze sempre più elevate, dei centri culturali diffusi sul territorio che facilitino l’accesso alla cultura, in tutte le sue forme: musica, cinema, informatica e così via, sono assolutamente essenziali. È semplicemente folle quello che sta accadendo, le biblioteche – ma ormai è più corretto parlare di mediateche – devono crescere di numero, devono essere ampliate e devono diventare un punto di riferimento in ogni quartiere, in tutte le città italiane Le consultazioni saranno più agevoli
DRM (Digital Rights Management): di che si tratta?
In teoria dovrebbero essere degli accorgimenti per contrastare la pirateria (una sorta di lucchetti elettronici). In realtà sono solo una complicazione per gli utenti onesti Un’attenzione alla questione dei diritti che tocca anche gli ebook
DRM: pro o contro?
Nessun pro, i tentativi di fermare la pirateria tramite DRM sono totalmente velleitari. Chiunque voglia una copia pirata di Harry Potter non passa mezzo secondo a tentare di scardinare i DRM. Si collega su Internet e ne trova copie in tutte le lingue, in pochi secondi e già sprotette. I contro invece sono innumerevoli. Rendono difficile se non impossibile trasferire un ebook da un dispositivo all’altro (pensate ai disagi quando si cambia o si guasta il proprio lettore), inoltre i vari sistemi di DRM non sono compatibili gli uni con gli altri, e ciò comporta una ulteriore serie di complicazioni Ogni editore deve essere a favore della tutela del diritto d’autore
È necessario proteggere i libri digitali?
È ampiamente dimostrato che se il prezzo è equo, la pirateria è del tutto marginale Certo. Come per il cartaceo
I DRM sono efficaci contro la pirateria?
No, nel modo più assoluto Pare di no
La pirateria digitale è un danno per l’editoria?
Fa qualche danno, marginale, e non è certo responsabile della crisi del settore. Il vero problema in realtà è che si legge poco. E che le campagne a favore della lettura, la fanno passare per un’attività noiosa La risposta è più che scontata
I libri digitali sono ereditabili al pari di quelli stampati?
Non sempre. Alcuni distributori applicano delle licenze d’uso che personalmente ritengo dovrebbero essere vietate. Tanto per dirne una, spacciano per vendita ciò che a tutti gli effetti di legge è in realtà soltanto un noleggio a lungo termine, per di più valido per una sola persona e su un numero ristretto di dispositivi. Rasentiamo la truffa Non lo sappiamo ancora
La diversità dei formati digitali pone qualche problema all’acquirente?
Attualmente i formati principali sono soltanto due. Il formato .ePub, standard, libero e interoperabile, fortunatamente adottato dalla quasi totalità degli editori e dei distributori. E il formato .mobi, adottato solo da Amazon. Spero che lo abbandoneranno presto Dipende dal livello di know-how dell’acquirente
La qualità di un libro digitale oggi è paragonabile a quella della versione cartacea?
No, oggi la qualità media è inferiore Si tratta di due cose completamente eterogenee
In futuro lo sarà?
Per il futuro c’è da sperare invece che la supererà, poiché aggiornare e correggere un libro elettronico è molto più semplice ed economico Penso proprio di no
La fluidità del testo digitale (l’assenza ad esempio di numeri di pagina) porrà problemi alle citazioni scientifiche?
No, in realtà grazie alla ricerca libera nel testo, ai link e anche a nuovi formati di link, più evoluti di quelli che conosciamo oggi, citazioni e rimandi saranno più semplici e veloci (e se il testo citato sarà già presente nella libreria dell’utente, basterà un clic per leggerlo) No
Gli ebook piacciono più ai bambini, ai ragazzi, agli adulti o agli anziani?
Gli ebook pare attirino di più i giovani. Speriamo sia una caratteristica che durerà a lungo A chi ama la lettura più veloce
Quale fascia d’età invece non riesce proprio a rassegnarvisi?
Non credo sia una questione di età, ma di apertura mentale. I conservatori sono sempre esistiti, ma nel caso specifico possono fare pochi danni Forse quelli della mia generazione, i sessantenni
Il libro cartaceo esisterà sempre accanto agli ebook o scomparirà del tutto?
Il paragone più affascinante che è stato fatto mi pare sia quello con le candele. Un tempo le candele venivano usate molto più di oggi, erano la principale fonte di illuminazione. Dovevano fare molta luce, durare a lungo e costare poco. A causa di queste priorità erano brutte e non avevano un buon odore. Oggi le candele sono un oggetto di arredamento, sono belle, a volte bellissime, e profumate. Probabilmente ai libri in carta succederà la stessa cosa. La lettura quotidiana avverrà in digitale, ma le opere più belle e per noi importanti le conserveremo in edizioni cartacee, bellissime e preziosissime Scherziamo? Esisterà eccome, e sarà sempre più raffinato
Che fine faranno i libri d’arte, i fumetti di grande formato e tutti quei libri che oggi non potrebbero trovare posto su un e-reader se non in forma mutilata?
Come già detto, la carta non cesserà di avere una ragione di esistere. Così come la televisione non ha ucciso la radio, allo stesso modo l’editoria digitale non ucciderà l’editoria cartacea Nessuna fine se non un meraviglioso destino
Alcuni sostengono che il passaggio dalla stampa all’ebook sia paragonabile a quello dagli amanuensi ai caratteri mobili. È davvero così?
La macchina da stampa ebbe il pregio di abbattere enormemente il costo dei libri, rendendoli accessibili a una quantità di persone molto più grande. Fu grazie alla macchina per la stampa che il progresso scientifico, sociale e politico ha subito una accelerazione. Analogamente oggi l’editoria elettronica sta abbattendo i costi di produzione e di distribuzione in modo drastico, ampliando ulteriormente il pubblico potenziale Non direi. Noi restiamo nell’era della scrittura
Gli ebook sono ecologicamente più sostenibili della carta stampata?
Sì, l’impatto ambientale complessivo è inferiore, Anche considerando la produzione e lo smaltimento degli ebook reader e dei tablet No
Si dice che i bassi costi del self-publishing digitale abbasseranno anche la qualità dei libri. È vero?
Ci saranno molti più libri scadenti, ma come succede negli sport (più persone lo praticano, più facilmente emergono dei campioni) alla lunga avremo anche tanti libri eccellenti L’hanno già abbassata
La lettura di un libro viene influenzata dalle distrazioni indotte di continuo dai dispositivi?
Oggi chi crea libri elettronici è tentato di farcirli di link e altri elementi di distrazione. Con il tempo impaginatori esperti si faranno strada e la maggior parte di questi errori verrà superata È uno degli inconvenienti dell’ebook
La lettura elettronica migliora o peggiora la memorizzazione visiva?
Non saprei Questo dipende dalla testa di chi legge, più che dal dispositivo
Le esigenze degli ebook (backup, installazione, dimestichezza con il software) li rendono meno appetibili del libro cartaceo compra-e-leggi?
Alcune complicazioni esistono, ma già oggi i dispositivi più evoluti sono facili da usare per chiunque. Con il tempo diventeranno sempre più intelligenti e più facili da usare. Si pensi a quanto è più facile da usare un tablet rispetto a un normale computer Assolutamente no
La danneggiabilità fisica e la deteriorabilità della carta rendono il libro stampato meno attraente?
Sicuramente creano un grave problema a chi si occupa di archiviazione di lungo periodo. Non a caso i progetti di conservazione più lungimiranti ormai da anni puntano sul digitale Vedremo che margini di sopravvivenza avranno gli ebook
Il vostro appello agli editori
Siate aperti al nuovo Continuate a fare il vostro mestiere, e a farlo bene
È appena uscita da Bollati l’Opera Omnia di Freud in ebook a un prezzo quasi simbolico. Siamo a un punto di svolta per l’editoria italiana?
Noi e molti altri progetti on-line pubblichiamo migliaia di libri elettronici, grandi classici, a titolo del tutto gratuito da anni. La rivoluzione è già in atto, e non solo in Italia Ma no, siamo solo di fronte a un arricchimento
Provi a convincere Natalino Sapegno ad acquistare I promessi sposi in formato .ePub.
Si possono prendere appunti, anche vocali, e pesano molto meno C’è matrimonio e matrimonio…
Provi a convincere un teenager che dovrebbe spendere di più pur di avere l’ultimo Dan Brown su carta stampata.
Francamente, non lo farei Un libro profuma di carta e inchiostro, puoi accarezzarlo, non ti tradisce mai…
L’ebook sta avvicinando alla lettura una fetta di pubblico che altrimenti ne farebbe a meno?
Spero fortemente di sì. La bassa percentuale di lettori è un problema gravissimo, ampiamente sottovalutato Credo di sì, ma non sappiamo con quali esiti
Libro digitale: una contraddizione in termini o l’ultima frontiera?
Sicuramente una frontiera, auspicabilmente non l’ultima. Spero che il futuro ci regalerà tante nuove rivoluzioni. Un’altra frontiera.

(Colgo l’occasione per ringraziare gli Editori che hanno gentilmente prestato ai fini di questa pubblicazione la loro disponibilità e collaborazione fattiva: Mamma Editore; Claudiana; Guida; Dedalo)

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.