(voce di SopraPensiero)

«È un luogo comune quanto mai difficile da scalzare che il teatro sia qualcosa da vedere, cui assistere, magari partecipare […] ma in ogni caso non da leggere. Leggere uno scritto teatrale sembra qualcosa di riduttivo, o addirittura inadeguato. Questo fa sì che, di fatto, soltanto una minima parte delle persone – per i tanti motivi logistici legati alla presenza delle sale sul territorio – possa alla fine accedere a una minima parte dell’opera teatrale universale. Mentre sarebbe così facile spiegare che il teatro – come ad esempio la poesia, adatta alla lettura quanto alla recitazione – può venir letto. Tutto qui. Invece, a causa di questo pregiudizio, i libri di teatro non si vendono; di conseguenza, nessuno conosce il teatro».

Così Claudio Trionfi – attore e doppiatore che non ha bisogno di presentazioni – introduce la serata del 21 marzo scorso alla Biblioteca perugina di San Matteo degli Armeni, dove si è potuto assistere alla lettura dei duetti «improbabili» E tu m’amavi […] e Di tanti palpiti…, due famose arie d’opera su cui si fondano altrettante storie d’amore atipiche ma tutt’altro che inverosimili. Per mettere in pratica la sua teoria (anche causa la mancanza di un tempo sufficiente) Trionfi ha interpretato (e stupendamente, anche grazie all’eccellente supporto di Stefania Romagnoli Mara Fraticelli) entrambi i duetti, ma a metà: i finali delle storie sono stati rivelati solo a chi ha avuto la fortuna di riuscire ad acquistare una copia del libro all’uscita.
Esperimento riuscito, dunque, anche grazie all’audacia dell’editore il quale, nonostante la crisi sferzante, soprattutto per la cultura, non rinuncia a varare la nuova sezione Melpomene, riservata al teatro, nella collana Melete, già dedicata alla narrativa e alla poesia.


Claudio Trionfi, E tu m’amavi […] – Di tanti palpiti […] Due duetti improbabili, ed. Era nuova, 2013, pp. 140, euro 10.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.