Dopo il successo del suo Diario di un imboscato, uscito nel 1919, Frescura continua a trattare gli stessi temi in forma di romanzo. Prima con Diciotto milioni di stelle e subito dopo, sempre nel 1921, con L’isola dei fiori che ne è la naturale continuazione. I temi sono quelli della guerra, del dovere compiuto (il protagonista, Leone Artieri, e l’amico Pippo Vigna, perderanno in guerra, uno il braccio e l’altro la gamba), e dei “pescecani” che si approfittano delle donne e degli averi dei soldati impegnati al fronte. La trama è molto labile, e le situazioni si intuiscono, più che essere dichiarate, e si chiariranno soprattutto nel secondo romanzo. Il titolo Diciotto milioni di stelle evoca quello che – secondo l’autore – è il numero delle stelle conosciute all’epoca, e che durante la guerra il protagonista osservava cominciando a porsi domande esistenziali che lo porteranno, in un lungo percorso non scevro di episodi discutibili (in licenza dal fronte perché la moglie sta morendo, si ferma a Vicenza per cercare la vecchia amante che lo aveva abbandonato), verso la scoperta di Dio.

Sinossi a cura di Claudio Paganelli

Dall’incipit del libro:

Nella piccola sala da pranzo egli sentiva il sommesso pianto della donna. Pensava alla soluzione. Quale? Andarsene? Certo, avrebbe finito per andarsene. Dove? Così, tutte le sere, nella grande città in cui un uomo solo è come in un deserto? Si raffigurò la solitudine fra la folla e sentì perdutamente lo spasimo della vita nuova.
Cessò di pensare. Guardò il piattino d’argento su cui molti mozziconi di sigarette attestavano i lunghi ozi nelle pause dell’amore. L’amore dell’altro. Guardò attraverso i cristalli puliti della credenza di mogano: ecco, due bicchieri con il fondo ambrato dal liquore insecchito. Raffigurò la fretta di lei nel rinchiuderli, per assestare ogni cosa prima che egli, ignaro, rientrasse «tutto carico di doni come la befana». Nulla come un particolare miserevole lo accendeva e lo addolorava. Sentì, ancòra, l’ira superare la pietà di se stesso e della donna che continuava il suo lamento sommesso. Andò verso di lei, deciso.

Scarica gratis: Diciotto milioni di stelle di Attilio Frescura.