La Sonata per violoncello e pianoforte è un pezzo misurato, sia nell’espressione sia nella durata, circa undici minuti. Nonostante Debussy l’avesse definita “quasi classica”, e si ispirasse in qualche modo alle opere di Bach, la composizione ha sì una struttura lucida e ben costruita, ma conserva una caratterizzazione notturna e le armonie complesse, tipicamente debussiane, prevalgono sempre sul disegno melodico.

Il violoncello ha una parte predominante nel discorso musicale, tanto che il compositore scrisse sul manoscritto “che il pianista non dimentichi mai che non bisogna lottare con il violoncello, ma accompagnarlo”.

Il Prologo inizia “sostenuto” con una notevole vivacità; è presente la classica forma ABA senza però avere uno sviluppo successivo. Il timbro del violoncello prevale subito con momenti virtuosistici.
La Serenata è giocata sul pizzicato del violoncello con a tratti gli staccati del pianoforte, in un’alternanza di aspetti umoristici e fantasiosi.
Il Finale è collegato al movimento precedente senza interruzioni e si apre con un ampio arpeggio del pianoforte introducendo quindi l’intervento del violoncello; la partitura si presenta come un rondò leggero, quasi spensierato, interrotto solo da un momento indicato come “molto rubato e con morbidezza”, breve pausa meditativa prima del travolgente finale.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sonata_per_violoncello_e_pianoforte_(Debussy)

Epoca di composizione: fine luglio – inizio agosto 1915
Prima esecuzione: Londra, 4 marzo 1916

Scarica gratis: Sonate n° 1 pour violoncelle et piano en ré mineur, L 135 di Claude Debussy.