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(voce di SopraPensiero)Uscirà il 2 gennaio 2017 l’ultima fatica letteraria del premio Nobel per la Letteratura Dario Fo. Il secondo romanzo dell’autore scomparso il 16 ottobre è edito dalla casa editrice Guanda ed ha per titolo Quasi per caso una donna-Cristina di Svezia.
Ancora una volta il premio Nobel per la Letteratura pone al centro di una sua opera una donna. L’aveva già fatto con Lucrezia Borgia, quando nel 2015 aveva scritto il suo primo romanzo: La figlia del Papa (Chiarelettere). Questa volta invece, l’istrionico attore e letterato porta all’attenzione del pubblico una delle figure femminili più controverse e discusse della Storia.
Cristina di Svezia è figlia del re guerriero svedese Gustavo Adolfo, protagonista di una delle fasi della Guerra dei Cent’anni. Viene educata in parte in modo virile, poiché si prevedeva una sua ascesa al potere, dal padre e dal Primo Ministro svedese Axel Oxenstierna. Prende il potere nel 1644, ma pare più interessata alle lettere e all’arte, così che in Svezia arrivano alcuni tra i maggiori uomini di cultura del tempo (basti citare Cartesio). Il malcontento che ne consegue è seguito dalla conversione al cattolicesimo che la costringe a lasciare la Svezia. Dopo aver soggiornato in diversi Paesi europei arriva a Roma, dove può soddisfare sia la sua passione per l’arte e la cultura, sia le sue esigenze religiose.
Nella città di San Pietro Cristina muore nel 1689. Di lei resta la biblioteca imponente (oggi fondo Reginense della Biblioteca Vaticana) e la collezione di quadri, i cui disegni sono oggi nel Museo di Teyler di Haarlem.
La figura di Cristina, si diceva, come quella di Lucrezia Borgia, è caratterizzata dalla volontà di autonomia e libertà di pensiero e azione che, nel Seicento della Controriforma e della Riforma protestante, non erano certo facilmente accolte dalla società.
Dario Fo ci incuriosisce dunque con la semplice scelta del personaggio. Adesso non resta che attendere l’uscita del libro. Saremo di certo contenti di fare un’altra passeggiata con il nostro “giullare”.