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Reduce dal successo del featuring con Mondo Marcio “Nella mia tempesta” e dalle tre serate che l’hanno vista tornare al suo fianco in qualità di corista per il Magico Tour, condividendo alcuni dei più prestigiosi palchi dello Stivale con gli special guest Mostro, Nerone e Nitro, Valentina Rizzi approda in radio e nei digital store da venerdì 3 Marzo con “Arcobaleni” (Zante Label/distr. Altafonte Italia), release che inaugura un nuovo capitolo della sua brillante carriera artistica e ne sancisce l’esordio sotto lo pseudonimo Valy.
Scritto in concomitanza con il termine delle restrizioni legate alla pandemia, il brano è un encomio alla vita, un’esortazione in chiave pop autoironica ad allontanarsi da convenzioni e cliché, riappropriandosi di una libertà troppo spesso data per scontata e respirando a pieni polmoni la meraviglia dell’esserci e del poter condividere, con chi ci circonda, il desiderio di ricominciare partendo da se stessi, riscoprendo il valore della propria autenticità e di quella altrui, oltre il giudizio ed il timore di accettarsi ed essere accettati.
Non solo un elogio all’esistenza, ma anche a tutte le peculiarità individuali che spesso ci conducono a chiuderci in noi stessi per l’apprensione di non essere accolti e compresi all’esterno, caratteristiche e prerogative personali che la cantautrice milanese invita a percepire come punti di forza, come lei stessa spiega:
«Ho scritto questo pezzo post pandemia, periodo in cui la voglia di tornare a vivere e stare in mezzo alla gente era tanta, nonostante la mia sociofobia. Mi sono sentita letteralmente travolta dall’entusiasmo, come se stessi attraversando una seconda adolescenza: sono uscita ogni sera per un’intera estate, ho fatto pace con la mia sessualità e con me stessa; insomma, dopo un periodo così buio, ho colorato la mia vita di nuove esperienze ed è così che è nata “Arcobaleni”. Mi auguro di farvi ballare e divertire con una meritata spensieratezza, perché a volte, concedersi un po’ di leggerezza, è fondamentale».
Prodotto da Avanzi che ne ha firmato anche l’arrangiamento in collaborazione con Paolo Raia, “Arcobaleni”, con shooting a cura di Luca Di Trocchio, non è un fotogramma statico ed isolato volto ad immortalare una singola esperienza del passato, ma un insieme di istantanee, scattate da diverse prospettive e con obiettivi differenti, finalizzate a raccontare un percorso in continua evoluzione, che nonostante i suoi alti e bassi, la sua frenesia ed il rollercoaster emotivo che ne consegue, perfettamente rappresentato dall’abbraccio sonoro che avvolge il brano, ci accompagna in un viaggio di ironia e spensieratezza, ricordandoci, al contempo, la necessità di accettare ogni sfumatura e cromia che compone i nostri personalissimi, unici e meravigliosi “Arcobaleni”.