Da “La palla al piede” di Georges Feydeau a “Assassino per forza” di Marc G. Sauvajon, a “Il deputato di Bombignac”  di A. Bisson. Tante le commedie brillanti degli autori francesi tra ‘800 e ‘900 portate in scena dalla compagnia teatrale Luigi Rasi (facebook.com/compagnialuigirasi) di Ravenna nel corso della stagione teatrale appena conclusa. Soddisfatta del bilancio la regista Alessandra Casanova, alla guida della compagnia dal 2004 (e della scuola di teatro che l’affianca) con un repertorio di autori classici che vede mettersi in gioco una ventina di attori dai 18 e i 60 anni. “Una stagione impegnativa, quella che si è conclusa – racconta –  che ci ha visti coinvolti in  5 nuovi progetti, diversi per genere ed argomento, che abbiamo presentato al pubblico. In novembre abbiamo reso omaggio a Luigi Rasi a 100 anni dalla morte. Un privilegio poter ricordare alla città l’artista a tutto tondo che è stato”.

Attore, regista, teorico, drammaturgo ed insegnante della prima Scuola di Recitazione Governativa, nato nel 1852 a Ravenna e vissuto qui fino al 1867, quando si trasferisce a Milano con la famiglia, la compagnia lo ha ricordato presentando i suoi monologhi, “incorniciati – racconta la regista –  da fiorentini di fine ‘800 che si muovevano nella piazzetta di un immaginario vecchio bar all’aperto”. Perché questa scelta? “Il monologo è ormai un genere desueto, ho pensato allora di far muovere i personaggi in questo ambiente per dare più movimento alla rappresentazione e l’idea è piaciuta al pubblico, dimostrando così che il teatro classico ha radici profonde e non passa mai di moda”.  In inverno sono state portate in scena nei teatri romagnoli le due commedie, “La palla al piede e “Il deputato di Bombignac” di A. Bisson.

Legato, anche quest’ultimo, alla figura di Rasi, essendo stato  lo spettacolo di inaugurazione, nel 1919, quando l’ex convento trasformato in teatro viene intitolato a lui. Infine le due ultime pièces presentate in giugno, “Alle terme di Frou Frou” di P. Haudecoeur, ambientata in uno stabilimento termale nella Francia dei primi anni del ‘900, in cui i protagonisti sono vittime di continui incidenti tecnici  e situazioni comiche in  una commedia all’insegna di leggerezza e brio, in cui hanno recitato gli allievi della scuola di teatro classico.   Più intenso invece “Assassino per forza”, noir ambientato negli anni’50 del secolo scorso in una famiglia altoborghese in cui il capofamiglia viene ucciso dalla sua segretaria, presentato dai ragazzi della Compagnia,  in scena il 9 giugno al teatro Comunale di Cervia, come spettacolo conclusivo.

Ma attori e regista sono già al lavoro sulla prossima stagione. Quali le novità? “Abbiamo pensato a La sconcertante signora Savage – risponde ancora Alessandra – , una commedia di John Patrick che ci farà riflettere sul diritto delle persone ad inseguire i propri sogni”. Ma non solo. “È in programma anche una nuova collaborazione con lo scrittore di Reggio Emilia  Giuseppe Vecchi che, dopo “Ifigenia” (tragedia presentata nel 2018) ha instaurato un sodalizio con la compagnia. Sarà una sorpresa per il nostro affezionato pubblico”.

Allora buon lavoro e a presto sul palcoscenico!

Anna Cavallo