Si conclude stasera il festival dedicato ai cortometraggi musicati dal vivo con  l’opera di  Nono Ayuso, vincitore dell’edizione 2021

Finale del festival Cinemasuono, stasera, nella cittadina balneare di Cervia, in provincia di Ravenna, dedicata ai cortometraggi del cinema muto musicati dal vivo e giunta alla sua quinta edizione. Un esperimento nato qualche anno fa all’estero e che ha contagiato in poco tempo tante energie creative in tutta Europa.

Nono Ayuso, vincitore dell’edizione 2021 del festival Cinemasuono (C) Cinemasuono

Tanti i registi  e i gruppi musicali che si sono quindi ritrovati a competere sul versante ancora inesplorato dei cortometraggi del passato, scoprendone le potenzialità con l’accompagnamento musicale che spesso risalta l’atmosfera cupa e inquietante. Per arrivare poi  a realizzare ex novo cortometraggi che rivisitano la tradizione attraverso le più recenti  tecniche di animazione che imprimo il carattere originale e innovativo di queste produzioni.

Sotto la direzione artistica di Matteo Fusconi ed Enrico Piraccini il festival si svolge in tre serate nella piazza Garibaldi di Cervia. Ognuna dedicata a una delle tre opere vincitrici, per poi concludere nella serata finale con il cortometraggio classificato  primo. In premio una residenza artistica a Cervia   di una decina di giorni  per realizzare un altro cortometraggio che sarà presentato nella prossima edizione del festival, nel 2022.

Nell’occasione abbiamo intervistato Matteo Fusconi che presenta prima di tutto i dati di affluenza alla competizione, partita nell’inverno scorso: “Il numero di film che ci sono pervenuti non ha risentito della crisi pandemica – spiega-  superando  la quota di 1400 cortometraggi da tutto il mondo. E’ un dato in linea con lo sviluppo del festival, dove non è sufficiente inviare un cortometraggio qualunque bensì un prodotto adatto, in grado di essere reinterpretato con la musica”.

Dopodiché passa in rassegna i tre vincitori della edizione 2021: “Al terzo posto si è classificato il corto Listen To Me di François Hoskovec, un talentuoso giovanissimo regista francese che ha scelto un film sulla disabilità. Il suo cortometraggio, insieme al   film “Blancanieves di Paolo Berger è stato musicato da Bruno Dorella, musicista e produttore discografico italiano, fondatore di diversi gruppi musicali, tra cui OvO, Ronin e Bachi da Pietra. Dorella, classe 1973, è stato anche membro dei Wolfango e produttore discografico con l’etichetta Bar La Muerte. Ospite della serata invece Matteo Gatta, 24 anni, attore e drammaturgo vincitore del Premio Biraghi per EST: Dittatura Last Minute di Antonio Pisu, nel 2020.

Al secondo posto, invece,  si è classificato l’originale Muedra di Cesar Diaz Melendez, esperto in animazione 2D che vanta collaborazioni con Tim Burton e Was Anderson ed ha proposto un corto in stop-motion, che è una tecnica di animazione basata su scatti fotografici. “Muedra è la storia di una piccola creatura fatta di terra, che vive in mezzo alla natura incontaminata e il cui nemico naturale – apparentemente – sono le pigne. Un’opera metaforica dedicata al rapporto con l’ambiente e la ciclicità negli ecosistemi”.

La parte musicale è eseguita dal Mood Swing Trio feat. UCP Music (jazz), che ha musicato anche il lungometraggio The Artist di Michel Hazanvicius, girato in Francia nel 2011, mentre il musicista e produttore musicale Riccardo Pasini di Studio 73 di Ravenna è stato ospite per parlare della sua attività.

La locandina del cortometraggio Apophis, girato a Cervia nel 2020 e proiettato nella serata finale di Cinemasuono (C) Cinemasuono

E veniamo al vincitore, Nono Ayuso, 38 anni, giornalista investigativo e filmmaker originario dell’Andalusia, ma residente a Londra. Ayuso, specializzato in videoclip, spiega Fusconi, ha presentato un potente lavoro in bianco e nero sul concetto di perdita, ambientato nel passato rurale della Spagna. Un video musicale realizzato con il gruppo dei Califfato ¾ e rimusicato per l’occasione dal gruppo degli Ottone Pesante.

Su di lui, basti dire che ha studiato cinema a Cuba, è stato reporter di guerra in Libano e in Colombia e ha lavorato come insegnante universitario in Cile. Attualmente  è impegnato in agenzie come la BBH di Londra, la Omelete di Los Angeles e la Possible di Mosca, e alcuni dei suoi lavori sono stati premiati con un Gold British Media Award nel 2018 e un Gold Lovie Award nel 2017.

La serata prosegue con la  proiezione del film “Appuntamento a Belleville” del 2003, di Sylvain Chomet, musicato anche questo dalla band Ottone Pesante.

Da sinistra: il direttore della fotografia Thomas Journal, l’attrice bambina protagonista del film Rossella Tirotta e il regista Hugo Le Gourrierec (c) Cinemasuono

Last but not least, la proiezione del film girato a Cervia quest’anno, il cortometraggio “Apophis” del regista francese Hugo Le Gourrierec che l’anno scorso ha vinto a Cinema suono con il cortometraggio Pipo and  Blind Love. Una produzione inedita di Cinemasuono 2020 con la colonna sonora a cura del polistrumentista e sound engineer Luca Pasini, di Rimini.

La produzione di quest’anno – racconta Fusconi – è stata un’avventura e non so come siamo riusciti a portarla a termine! Il regista Hugo Le Gourrierec sarebbe dovuto arrivare a Cervia a gennaio 2021, ma per problemi di salute dovuti alla pandemia è potuto arrivare solo a giugno. Lo abbiamo accompagnato in una ricognizione del territorio cervese, e dopo una settimana era già di ritorno in Romagna accompagnato dal direttore della fotografia Thomas Journal per iniziare le riprese.

Thomas Journal e Hugo Le Gourrierec, sullo sfondo l’ex discoteca Woddpeker di Cervia-Milano Marittima (c) Cinemasuono

Quest’anno alcune scene sono state girate all’interno del canale emissario di Milano Marittima (intendo dire letteralmente all’interno: cioè in acqua!), nel meraviglioso Parco della Salina, nell’ex discoteca Woodpecker ed in altri luoghi all’interno del territorio di Cervia. Trovare gli attori non è stato semplice, anche perché abbiamo dovuto rimediare ad una disdetta dell’ultimo minuto di un’attrice. Le due protagoniste sono Rossella Tirotta, una bambina, ed Elisa Paolucci Giannettoni nel ruolo della donna adulta.  Nel film vivono in un mondo a metà tra il distopico e il post apocalittico, che rappresenta lo scontro generazionale tra bambini e adulti sul tema della protezione dai pericoli del mondo esterno”.

Cervia-Milano Marittima, (C) Cinemasuono

Ricordiamo però-  anche un altro appuntamento, una quarta serata “Off” che si terrà il 31 luglio nel paese di Cannuzzo, sulla riva del fiume Savio, per mostrare al pubblico le colonne sonore originali pensate dagli autori. La serata finale, quindi, in realtà è il 31 luglio nell’Oasi del Savio.

Lo staff dei giovani volontari del festival Cinemasuono. Il quarto da sinistra, Matteo Fusconi e alla sua sinistra, Enrico Piraccini, entrambi direttori artistici della kermesse (c) Cinemasuono

Trattandosi di una iniziativa realizzata anche grazie al supporto di giovani volontari, non possiamo non ricordarli con una foto loro dedicata.

“Abbiamo allargato a numerosi ragazzi di Cervia la partecipazione all’organizzazione. Questi volontari sono impagabili, utilizzano Cinemasuono per approcciarsi al mondo del cinema, della musica e dell’organizzazione eventi: sono la nostra ricchezza che, oltre a contribuire alla buona riuscita della kermesse, rendono Cinemasuono davvero il festival della città”.

Anna Cavallo