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(voce di SopraPensiero)
Cesare Melchionne – che avrebbe già parecchio a cui pensare, da quando la moglie l’ha abbandonato, dopo più di venti anni di matrimonio – si trova in una profonda crisi di coscienza: chiamare subito la polizia, senza indugiare oltre, o aspettare ancora qualche minuto prezioso? L’immagine del cadavere incontrato nel cortile condominiale, infatti, l’ha ispirato: e, per quanto trovi egli stesso ripugnante la cosa, la sua fantasia di scrittore a corto di idee sembra essersi già in moto…
Inizia così Cattivi presagi, opera prima di Alessandra Pepino, che convince con una scrittura buona e a tratti audace (anche se cade sull’ortografia del napoletano, di cui – meritevolmente – non lesina l’uso). Questa storia – snodata tra le tenerezze dell’amore e le efferatezze degli omicidi di camorra – sa essere all’altezza delle aspettative che crea. Per confermare che possa davvero trattarsi di «una ventata d’aria torbida nel romanzo nero italiano» (come ha scritto Maurizio de Giovanni), non resta che aspettare la prossima prova.
Alessandra Pepino, Cattivi presagi, ed. Atmosphere libri, 2014, pp. 280, euro 15.