Il Capriccio italiano op. 45 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, fu scritto agli inizi del 1880 ed eseguito a Mosca il 28 dicembre dello stesso anno.

Čajkovskij passò una vacanza di alcune settimane in Italia tra il 1879 ed il 1880 visitando i luoghi più ameni della penisola. Soggiornò a Firenze, Roma, Napoli, Venezia e da ognuno di questi luoghi colse qualcosa di particolare. Scrivendo in quei giorni all’amica von Meck, le confiderà che erano dei luoghi incantevoli, ove non esisteva né la pioggia né la neve, ma era come stare in posti mai sognati: la musica, le danze, le feste e tutto contornato da uno splendido scenario tutto sempre illuminato dal sole.

Ed ecco che nasce questa pagina che ne descrive in musica le sue emozioni, il calore degli abitanti, le feste natalizie, il canto dei lagunari, gli stornelli toscani ed a conclusione una tarantella. In questa composizione, della durata di circa quindici minuti, vengono fusi i diversi temi del folklore popolare italiano in un unico pezzo brillante. È l’omaggio che Čajkovskij volle fare ad un paese in cui era stato accolto con gioia e con affetto, rimasto molto soddisfatto del soggiorno e soprattutto tenne a dire che il comporre qui non è fatica.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Capriccio_italiano_(Čajkovskij)

Organico: 3 flauti (di cui 1 ottavino), 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti in La, 2 fagotti, 2 corni in Fa, 2 pistoni in La, 2 trombe in Mi, 3 tromboni, Tuba, timpani in La Mi Sol, triangolo, tamburino, piatti, grancassa, campanelli, arpa, violini I + II, viole, violoncelli, contrabbassi

Scarica gratis: Capriccio Italien, Op. 45 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Paul van Kempen dirige la Royal Concertgebouw Orchestra in una esecuzione del 1951.