Regia: Jane Campion, Regno Unito, Australia, Francia, 2009
Sceneggiatura: Jane Campion
Attori principali: Ben Whishaw, Abbie Cornish, Paul Schneider, Kerry Fox, Thomas Sangster, Jonathan Aris, Samuel Barnett
Genere: Biografico, drammatico
Siamo nel 1821. Catapultati nel pieno del romanticismo inglese, viviamo una intensa storia d’amore, realmente accaduta, tra un giovane poeta e la sua musa. Ma come accade in ogni buon film ambientato nell’epoca vittoriana, la relazione tra i due protagonisti sarà costellata di ostacoli e sofferenze, fisici e psicologici.
La regista neozelandese Jane Campion, vincitrice di un premio oscar con il suo «Lezioni di piano» nel 1993, torna con un nuovo lungometraggio che si dimostra all’altezza dei successi passati. Il poeta romantico John Keats (Ben Whishaw) vive negli ultimi tre anni della sua vita una intensa relazione con Fanny Brawne (Abbie Cornish), ragazza orfana di padre che vive nella casa accanto alla sua, occupandosi di sartoria e aiutando la madre a crescere i due fratelli più piccoli. Keats vive con il facoltoso amico Charles Armitage Brown (Paul Schneider) che, credendo nelle potenzialità dell’amico scrittore, lo supporta anche economicamente. L’amore tra John e Fanny si manifesta fin da subito, insieme all’ammirazione che la ragazza arriva a nutrire per il poeta e per le sue poesie. Tuttavia, i due sono costretti a separarsi durante l’estate, ma pur causando numerose sofferenze, questa lontananza finisce per accrescere l’amore tra i due, suggellato dalle lettere piene di poesie che si scambiano. Mr. Keats non è apprezzato dai contemporanei, i critici non esitano a farlo a pezzi con commenti negativi: il poeta non ha un soldo, condizione che rende impossibile un matrimonio con la sua amata. A complicare le cose, John si ammala di tubercolosi, malattia che aveva già ucciso il fratello minore: questo porta Fanny ad occuparsi di lui ancor più da vicino, rafforzando ulteriormente la relazione, che arriva a costruirsi interamente di poesia, e Fanny lo aiuta a scrivere, lo ispira e completa i versi che lui le dedica. Preoccupati per la salute dell’amico, la sua cerchia di amici, scrittori e letterati, capisce che Keats non sopravvivrà se trascorre in Inghilterra un altro anno, così decidono di finanziare il suo trasferimento in Italia, dove vivrà soltanto per pochi mesi.
La recitazione degli attori incarna perfettamente i tipi umani dell’epoca, stereotipi che si possono ritrovare anche in altri film vittoriani, ma che comunque presentano delle sfumature che rendono unici i personaggi. John Keats è un poeta tormentato e sensibile, costantemente alle prese con i problemi economici derivati dalla mancanza di successo. Fanny Browne è una ragazza sicura di sé e a tratti perfino impertinente, che litiga con il rude Charles Brown, forse addirittura per contendersi le attenzioni di Keats, e che si permette inizialmente di criticare il lavoro del poeta; con l’innamoramento subirà una trasformazione, che inizia quando gli chiede di darle «lezioni di poesia.» Charles Brown è un individuo a tratti scorbutico e sarcastico, forse geloso della relazione del poeta con la ragazza, ma comunque con un buon cuore e disposto ad aiutare l’amico. Tra la cerchia di amici scrittori e letterati di Keats compaiono anche il ritrattista Joseph Severn (Samuel Barnett), i poeti e critici Leigh Hunt (Jonathan Aris) e John Hamilton Reynolds (Samuel Roukin).
«Bright Star» si rivela quindi una pellicola intrisa di poesia, di sentimenti struggenti e vicende strazianti, all’interno della quale non è difficile lasciarsi catturare dal fascino della vita dello scrittore squattrinato, e dall’ondata di sentimenti che riescono a risultare attuali.
«Mi hai insegnato ad amare, non hai mai detto: solo i ricchi o con misura.» – Fanny Browne