Si legge sulla rivista Punto Informatico la notizia che segue:
«C’è una direttiva europea che impone nei paesi membri la cancellazione del prestito gratuito di libri nelle biblioteche e il ritardo dell’Italia ad applicare un “quantum” ai prestiti ha procurato già l’apertura di una procedura di infrazione della Commissione UE […]. La ratio della direttiva del ’92, recepita dall’Italia già nel ’96, sta nel voler compensare gli autori per i prestiti dei propri libri effettuati dalle biblioteche. L’idea, cioè, è che il prestito in sé provochi una riduzione delle vendite e che le biblioteche debbano quindi corrispondere agli autori ed editori una “royalty” sui prestiti che effettuano»
[su http://punto-informatico.it/p.asp?i=47107 l’articolo completo].
Cosa ne pensate? È giusto porre fine alla vecchia concezione di “biblioteca gratuita”? Se ne parla nella nostra mailing-list.