In questa prima traduzione italiana, comparsa nel 1853, sono raccolti alcuni racconti storici giovanili, opera di Dumas padre. Si tratta di Bianca di Beaulieu (Blanche de Beaulieu, 1826) una delle prime opere di Dumas, all’epoca ventiquattrenne e già impegnato come drammaturgo. Il secondo titolo è La mano destra del sire di Giac (La Main droite du sire de Giac, 1836), scritto dopo aver conquistato il successo teatrale e iniziati i primi feuilletons, infine Prassede (Praxède, 1841), che precede di poco il primo romanzo storico di grande successo, Le Chevalier d’Harmental.

Bianca è ambientato nel 1793 e tra i protagonisti vede il giovane generale Alessandro Dumas, il padre dell’autore, personaggio storico, figlio di un nobile francese e di una creola, dalla pelle mulatta. Ma l’eroe della vicenda è il giovane generale Marceau, che in una notte di battaglia incontra un combattente vandeano, ferito, e scopre trattarsi in realtà di una fanciulla, appunto Bianca, figlia del conte di Beaulieau, capo dei Vandeani. Marceau la nasconde a Nantes, dove i due si innamorano, ma l’identità di Bianca è scoperta e viene arrestata. Per salvarla, Marceau decide di sposarla, ed un sacerdote, prima di essere ghigliottinato, compie la tragica cerimonia; Marceau si reca quindi a Parigi da Robespierre, per chiedergli la grazia per la moglie, e la ottiene. Con in mano la grazia, Marceau ritorna, ma …

Se l’intreccio è assolutamente tipico da feuilleton (travestimenti, colpi di scena, fedeltà e tradimento…), qui già troviamo una caratteristica di tutta l’opera di Dumas, i vivaci dialoghi quasi teatrali tra personaggi storici, St Just, Desmoulins, Danton e Robespierre, che riescono a chiarire al lettore le forze in gioco nel tumultuoso periodo rivoluzionario. In questo modo, diventa gradevole acquisire la conoscenza storica a quei lettori, che i libri più seri annoierebbero mortalmente: in questo sta la parte “pedagogica” dell’opera di Dumas, così spesso trascurata ma di estrema importanza per l’autore. Importanza che condizionerà la scelta dei temi dei romanzi storici più famosi di Dumas, i “cicli” dei Moschettieri, della Reggenza, delle Guerre di Religione, della Rivoluzione eccetera, e che resero certamente i suoi numerosissimi lettori anche un po’ più consapevoli della storia del loro paese.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

Chiunque, la sera del 15 decembre dell’anno 93 partitosi dalla piccola città di Clisson per recarsi al villaggio di S. Grepin si fosse alquanto soffermato sulla cresta del monte, alle falde del quale scorrono le acque della Moine, avrebbe veduto al di là della vallata un curioso spettacolo.
Dapprima se i suoi sguardi cercato avessero il villaggio perduto fra gli alberi a traverso un orizzonte che già il crepuscolo oscurava, avrebbero scorto tre o quattro colonne di fumo le quali isolate l’una dalle altre alla loro base, si congiungevano dilatandosi, poi prendevano per un istante la forma di annerita cupola, in fine cedendo mollemente ad un umido vento di scirocco ondeggiavano in quella direzione confondendosi con i grossi nuvoloni di un’atmosfera bassa e brumosa.
Allora si sarebbe vista quella base a poco a poco infiammarsi, cessare ogni fumo, e dai tetti delle case, serpeggianti lingue di fuoco slanciarsi con sordo fremito, ora torcendosi in candescenti spirali, ora sbassandosi e rialzandosi come se fosse stato una alberatura di nave. Allora sembravano spalancarsi le imposte tutte per vomitar fiamme, e ad ogni tetto che sprofondavasi si sarebbe udito un sordo gemito, e veduto una fiamma più viva di mille scintille.

Scarica gratis: Bianca di Beaulieu e la mano destra del sire di Giac di Alexandre Dumas.