La sonata per pianoforte n. 11 di Ludwig van Beethoven (Op. 22) fu composta tra il 1799 e il 1800. Venne pubblicata nel 1802 dall’editore Hoffmeister di Lipsia con il titolo Grande Sonate pour Pianoforte.

Beethoven scrisse questa Sonata in un momento di fervida creatività: risalgono infatti a questo periodo le sonate per violino Op. 23 e Op. 24 (quest’ultima denominata “La primavera“), il Concerto per pianoforte in Do minore Op. 37, la Sonata per corno e pianoforte Op. 17, i sei Quartetti d’archi Op. 18, “Le Creature di Prometeo” (balletto in due atti e sedici quadri) Op. 43, oltre ad una grande quantità di lavori meno impegnativi, tra cui: variazioni per pianoforte WoO 77; variazioni per pianoforte e violoncello WoO 46; variazioni per violino, violoncello e pianoforte Op. 44; Rondò Op. 51 n. 2.

Così come i trii Op. 9 e i sei Lieder Op. 48, questa sonata è dedicata al Conte Johann Georg von Browne (marito dell’omonima contessa, a cui Beethoven dedicò le 3 sonate dell’Op. 10).

A differenza delle precedenti Op. 7 e Op. 10, n. 3 – le quali mostrano una maggiore profondità espressiva, soprattutto nei tempi lenti – nella Sonata Op. 22 si rivela una valorizzazione di elementi melodici (o ritmici) di per sé insignificanti, tendenza che sarà assai sviluppata nelle opere successive. Non siamo ancora alla svolta dell’op. 31 (sonate per pianoforte n. 16, 17 e 18), ma l’evoluzione è chiara e le transizioni non sono più semplici “passaggi” tra un primo ed un secondo tema musicale, bensì parte integrante della logica strutturale.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sonata_per_pianoforte_n._11_(Beethoven)

Scarica gratis: Sonata n° 11 in Si bemolle maggiore, Op. 22 di Ludwig van Beethoven.