Augusto Piccioni, detto Momus nella sua vastissima produzione per l’infanzia, pubblicò nel 1903 questo libro per ragazzini, il cui protagonista è (come spesso succede) un orfano, solo al mondo, e impegnato in un lavoro ingrato e sottopagato.
Gingillino è romano e lavora in una officina per biciclette, quando lo conosciamo però il suo “capo”, il sor Pompeo, muore improvvisamente lasciandolo solo, senza casa né lavoro, e con unico capitale una vecchissima bicicletta detta Matusalemme.
Gingillino parte quindi per nuove avventure, sempre con Matusalemme, attraverso i cinque continenti. Si imbarca accidentalmente su una nave diretta in America, poi attraversa l’Argentina su un’automobile lanciata a folle velocità, sale quindi su un aeronave, attraversa le Ande e l’Oceano Pacifico; fa l’artista di circo in giro per l’Asia eccetera eccetera. Le sue avventure si concluderanno con l’immancabile lieto fine, grazie all’incontro con una persona generosa che riuscirà a trasformare la sua vita in meglio.
Pur appartenendo al filone dei “ragazzi discoli” capitanati da Gian Burrasca, Gingillino viene in realtà travolto dagli eventi e non organizza burle o scherzi più o meno crudeli ai danni dei “grandi”, in ciò distinguendosi dai non pochi suoi colleghi nella letteratura per ragazzini dell’epoca. Il lieto fine d’obbligo è quindi nel suo caso assolutamente meritato, grazie ad un comportamento insolito sicuramente, ma assolutamente non censurabile. Momus, mentre fa compiere a Gingillino il giro del mondo, ironizza sulla letteratura d’avventure del suo tempo, a cominciare dai Viaggi Straordinari di Verne, e fa grazia ai suoi lettori delle interminabili descrizioni naturalistiche che il francese non mancava mai di inserire nei suoi libri!
Sinossi a cura di Gabriella Dodero
NOTE: Tratto dalla riproduzione dell’originale conservato presso la Biblioteca Comunale Centrale “Palazzo Sormani” di Milano, che ringraziamo per la cortese collaborazione.
Le Illustrazioni del libro sono di Attilio Mussino e sono state rimosse perchè ancora sotto copyright.
Dall’incipit del libro:
Cominciare un libro, ragazzi miei, è qualcosa di terribile, è, direi quasi peggio che ritornare a scuola dopo le vacanze.
Trattandosi poi di un libro come questo, mi viene la tentazione di piantar lì baracca e burattini prima d’incominciare.
Ma il guaio si è che ci siete voi; e per voi comincio il racconto.
Ecco. Dirrrr. S’alza il sipario e comincia la rappresentazione.
In una di quelle sere invernali in cui l’acqua vien giù con tanta abbondanza come se dovesse far da bucataia a tutto il mondo, mentre tutti laggiù nel basso Trastevere (in Roma, bimbi miei) eran rintanati nelle loro case, o rincantucciati ne’ caffè a bere il ponce, un ragazzo pallido e stento piangeva sui gradini d’una specie di bottega. Dico specie, perchè a prima vista, non si sarebbe potuto capire se fosse una (domando scusa) stalla o un (ridomando perdono) letamaio.
Scarica gratis: Avventure meravigliose di Gingillino intorno al mondo di Augusto Piccioni (alias Momus).