(voce di SopraPensiero)
Che cosa accadrebbe se, un giorno, le nuove tecnologie diventassero consuete a scuola? Se lo domanda Roberto Gris nel suo ultimo La caverna digitale. Educare alle nuove tecnologie (ed. Erickson), viaggio pedagogico-didattico di esplorazione delle possibilità di interazione fra l’uomo e la macchina nell’ambito di ciò che significa «conoscere». Partendo dal mito platonico della caverna ed esaminando la tradizione dell’apprendimento umano (dalla narrazione di storie, al teatro, al cinema), l’autore si interroga sulle possibilità di superare l’egemonia occhio-orecchio verso forme di approccio alla realtà più estese, in una riflessione a cavallo tra filosofia e scienze cognitive e dell’educazione.
Roberto Gris è docente di Didattica dell’Immagine all’Università degli Studi di Verona e ricercatore presso il Laboratorio di comunicazione e narratività dell’Università degli Studi di Trento. Per le edizioni Erickson ha pubblicato: La pedagogia dei poop-corn. Il cinema come strumento formativo (2010).
R. Gris, La caverna digitale. Educare alle nuove tecnologie, ed. Erickson, 2014, pp. 128, euro 16,50.