(voce di SopraPensiero)

«Senza la tecnica l’uomo non esisterebbe; non sarebbe mai esistito. Questo è quanto. Capirne il motivo costituirà il tema di queste sei lezioni, durante le quali ci troveremo a vivere assieme, voi con me ed io con voi. Una lezione è questo: incontrarsi da vicino uno con l’altro e legarsi assieme, scontrarsi con effetti positivi o negativi, ma sempre in modo serio. Una lezione è un’avventura di forte drammaticità sia per chi la tiene sia per chi la segue. Se ciò non avviene, la lezione diventa un’altra cosa – a volte un crimine – perché è un’ora persa e, essendo la vita limitata nel tempo, perderne un pezzo è uccidere la vita, un vero crimine. Visto che nell’Università di oggi – e si tenga presente che non mi riferisco solo a quella spagnola – le lezioni di solito non sono precisamente un’«avventura», vuol dire che in essa si verifica un crimine permanente e impunito. Fino a pochi anni fa insinuare questo era completamente inutile. Nessuno era disposto ad ascoltare un simile avvertimento. Oggi le cose sono cambiate. Il malessere e la demoralizzazione regnante in tutto il mondo, la totale perdita di prestigio delle Università, sono fatti nudi e crudi che aprono la strada al sospetto che essi s itrovino in una qualche relazione tra loro, cioè che i difetti fondamentali dell’istituzione universitaria siano tra le cause che hanno prodotto il terribile sconcerto della vita europea».

 

Quale ruolo rimane alla filosofia in un mondo che sembra avanzare inesorabilmente verso il progresso tecnico? Pietro Piro, dottore di ricerca in comunicazione politica, evidenzia nella sua Postfazione che la filosofia non ha né la possibilità di opporsi a questo movimento di espansione né il titolo; essa però ha il dovere sacrosanto di indagare se tale movimento conduca verso il «cielo» o non, piuttosto, verso l’«abisso». Sommario: Meditazioni sulla tecnica – Il mito dell’uomo oltre la tecnica – Vicissitudini nelle scienze – Lite nella fisica – Prefazioni alla «Biblioteca delle idee del secolo XX».


José Ortega y Gasset, Meditazione sulla tecnica e altri saggi su scienza e filosofia, ed. Mimesis, 2011, pp. 180, euro 16. Postfazione di Pietro Piro.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.