La crisi del libro non angustia, a quel che sembra, soltanto l’Italia. Anche in Francia autori ed editori sono seriamente preoccupati delle cause per le quali il libro non si vende o si vende in misura minore di un tempo. Gli autori accusano gli editori e viceversa.
Se ottomila furono le opere pubblicate l’anno scorso in terra di Francia, gli editori proclamano che tale statistica non significa nulla, perché, a sentir loro, le opere di largo successo furono pochissime. Se si esclude P. B., il quale può contare per ogni suo libro su circa sessantamila compratori, e F. C., P M., M. D., che ne annoverano altrettanti, tutti gli altri non potrebbero contare – nel più felice dei casi – che su di una tiratura massima di diecimila copie.
Ma gli autori non strepitano soltanto per il problema delle vendite. C’è anche la preoccupazione del fisco che li agita e li tiene sospesi.

L’autore che ha lavorato quattro o cinque anni ad un romanzo a cui arrida il successo si vede strappare dai centomila euro guadagnati qualcosa come trentacinquemilaeuro, come avesse vinto ad una grossa lotteria.

Tratto (con lievi adattamenti) dall’ALMANACCO LETTERARIO, MILANO, MONDADORI, 1927.

Interessante è anche questo passaggio di un altro articolo dello stesso Almanacco:

Si aspetta il poeta…
Questo è lo stato d’animo diffuso un po’ dovunque fra i critici, i lettori di poeti e il pubblico: quale poco pubblico ancora sensibile a una voce nuova che s’alzi, improvvisa e pura, su dagli sterpeti e dalle brughiere della letteratura. L’attesa è forse vana, ma esiste; e se ne tien conto appunto come un segno. E si vorrebbe un poeta in versi, poiché ormai si ritiene che un vero poeta non debba scrivere più in prosa, sia pure ritmica, o in versi soltanto liberi.

Dunque, dunque, l’Almanacco è del 1927…

A mio e vostro consumo, redigo un sommario elenco di opere poetiche in italiano che, al 1927, dovevano ancora essere pubblicate…

  • 1933Sentimento del tempo, Ungaretti
  • 1936Lavorare stanca, Pavese
  • 1939Le occasioni, Montale
  • 1942Ed è subito sera, Quasimodo
  • 1945Il canzoniere, Saba
  • 1946Con il piede straniero sopra il cuore, Quasimodo
  • 1947Il dolore, Ungaretti
  • 1947Giorno dopo giorno, Quasimodo
  • 1954È fatto giorno, Scotellaro
  • 1956Laborintus, Sanguineti
  • 1962Dopo Campoformio, Roversi
  • 1971Satura, Montale
  • 1979Il galateo in bosco, Zanzotto
  • 1982Stella variabile, Sereni
  • 1982Il franco cacciatore, Caproni

Mi fermo; abbiamo ancora speranza, no?