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(voce di Luca Grandelis)
“Demoni: istruzioni per l’uso”, di Christopher Moore. Elliot Edizioni 2011
Travis e Catch. Catch e Travis. Sembra quasi una storia d’amore ma non lo è, principalmente perché Travis è un pover’uomo che da moltissimi anni cerca invano di liberarsi di Catch, e Catch è un demone. Ebbene sì. Un essere immondo in grado di passare da un cosino di dimensioni infinitesime a un essere abnorme squamoso e verdognolo degno dei più spaventosi film dell’orrore. Quando Travis giunge a Pine Cove, cittadina californiana dimenticata da dio e dagli uomini ma non dai demoni, è ancora convinto di potersi liberare di Catch. Ma non è così. A Pine Cove, infatti, vi è anche il Re dei Djinn, un individuo diabolico ancora più immondo – se ciò è possibile – di Catch, e suo eterno avversario. A coprire le spalle del Re vi è Gus Brine, suo aiutante nella caccia all’uomo…oops, caccia al demone, che vede come sua vittima sacrificale proprio il povero, piccolo Catch.
Che ridere! Finalmente una lettura fresca e divertente e maledettamente estiva. Dovrei dire diabolicamente. Nell’epoca dei vampiri succhiasangue e fascinosi con la pelle glitterata in stile edwardcullen, torna alla ribalta questa meravigliosa opera prima di Christopher Moore, che ci fa ridere a crepapelle proprio della moda letteraria del momento. I demoni di Moore sono esserini simpatici che hanno sempre la battuta pronta e tu non ci credi, proprio no, che siano davvero cattivi. Sono imbranati, sbadati, spiritosi, pieni di verve e sono loro i veri protagonisti del romanzo. Sono loro le star. E poi, già la copertina del libro, con quelle unghiette arancioni e la coda verde da ramarro extralarge, fa venire da sorridere. Insomma, un libro davvero spassoso che vi consiglio vivamente.
Lo potete leggere sotto l’ombrellone, o in montagna, o a casa per ravvivare un’estate afosa e appiccicaticcia come questa.Christopher Moore è versatile, sta tutto in una borsetta e non si offende per un po’ di crema solare scivolata per sbaglio sulla copertina. Per quanto mi riguarda…comprerò immediatamente un altro libro di Moore. Crea dipendenza, ve lo assicuro.