P. Mazzarello, Il darvinista infedele. Lombroso e l’evoluzione, Hoepli, Milano 2024, € 18,90.

Una traduzione traditrice, un’opera capitale per la storia del pensiero e due protagonisti della scienza. L’opera in questione è l’Origine delle specie di Darwin. La traduzione è quella francese, apparsa nel 1862, di Clémence Royer, una filosofa liberale e progressista, che giunse nelle mani di un giovane Lombroso, medico militare in procinto di partecipare alla spedizione per la repressione del banditismo in Calabria.

A contatto con un mondo aspro e selvaggio, lo scienziato fu tra i primi – se non il primo – ad applicare concretamente in Italia la teoria di Darwin allo studio della natura. Diventato docente a Pavia e poi a Torino, Lombroso non smise mai di utilizzare l’evoluzione come strumento cognitivo. Da una sorgente lontana scaturivano le gerarchie razziali, le popolazioni, i comportamenti abnormi e criminali, l’inferiorità mentale della donna.

È su queste basi che Paolo Mazzarello rilegge la visione antropologica di Lombroso, offrendone un’interpretazione suggestiva e originale, che gli consente anche di gettare nuova luce sulla precoce diffusione in Europa delle teorie darwiniane.

SOMMARIO:

– Prologo. Un libro inquietante

PARTE PRIMA: BAGLIORI DARWINIANI

1 – Un’edizione controversa
2 – A caccia di nuove idee
3 – “Un vero isterico dell’amicizia e della scienza”
4 – Il salto di specie

5 – Frammenti del passato scagliati nel presente
6 – L’atavismo fra Darwin e Lombroso
7 – Darwin o Lamarck? Tutto si lega
8 – Lo strano darwinismo lamarckiano di Lombroso

Ringraziamenti
Sigle
Note
Bibliografia
Indice dei nomi

Paolo Mazzarello è docente di Storia della Medicina all’Università di Pavia. È autore di saggi e biografie scientifiche tra i quali: Il genio e l’alienista. La strana visita di Lombroso a Tolstoj (2005), Ombre nella mente. Lombroso e lo scapigliato (scritto con M. Grignani, 2020), L’intrigo Spallanzani (2021).