Una chiacchierata tra dame, tra piani ambiziosi e strategie audaci, svelando un alleato molto speciale: la demenzialità.
In un’Europa dove il patriarcato trema come un gatto in una vasca da bagno, è giunto il momento di fissare l’attenzione su un intrigante scambio di idee tra due donne che rappresentano lo stato attuale della politica europea: Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni. Ma chi l’avrebbe detto che tra una richiesta di auto elettriche e un piano per gestire i migranti, ci sarebbe stata anche la possibilità di una fuoriserie demenziale?
La diarchia femminile europea sta nascendo come una pianta carnivora: affascinante, ma anche spaventosa. Meloni e von der Leyen sembrano quasi un duo comico, pronte a sostituire i protagonisti di un film di spaghetti western con l’accento tedesco e il temperamento italiano. In questo nuovo capitolo del loro mercato delle idee, la mattanza del patriarcato risulta in fase avanzata: i mulini a vento sono già stati sfidati e, se non fosse per il fatto che il potere maschile non conosce un vero KO, possiamo assaporare il brivido di una nuova era.
Spudorate quanto basta, queste dame hanno il coraggio di affrontare i temi scottanti like it’s nobody’s business. “Abbiamo bisogno di automobili e aiuti ai migranti”, sembrano dire: come dire “abbiamo bisogno di frittelle e burro d’arachidi”. Non importa quanto si possa essere arrabbiati con la tradizione patriarcale, il gioco della convenienza si fa forte, giostrando tra norme e opportunità come un giocoliere in un circo.
Il Piano Mattei e la collaborazione con il Global Gateway potrebbero rivelarsi l’asso nella manica di questa diarchia, ma chi ha detto che bisogna prendersi sul serio? In fondo, stiamo parlando di donne al potere che si muovono tra politica e demenzialità come pesci nell’acqua; imprenditori di convenienze che giocano a fare i supereroi per risolvere problemi tra un selfie e una battuta.
In conclusione, mentre il patriarcato si prepara a una resa, osserviamo con interesse questa diarchia stravagante, pronta a scrivere le regole del gioco con la penna di un racconto al limite della fantasia. Chi sa, magari i veri superpoteri si nascondono dietro quei sorrisi astuti e le strette di mano diplomatiche. E se non altro, ci divertiremo un sacco a guardarle all’opera!