Il baseball è uno dei più diffusi sport praticati negli states. Non solo nei campionati dedicati e specifici, ma è anche un’attività di strada (chiamata stickball) presente nelle grandi città degli Stati Uniti; tuttavia non solo lì. Infatti, da qualche anno, seppur in modo occasionale e limitato, anche in Italia lo stickball, detto spesso street baseball, è diventato un singolare passatempo per alcuni cultori.

La presa della pallina con il guantone

Per praticare lo stickball basta pochissimo: una pallina e una mazza. La pallina di gomma deve essere leggera (può andare bene una utizzabile nel tennis), e quindi non regolamentare da baseball che è più pesante e grossa. Mentre la mazza può essere autocostruita con un bastone di legno (è perfetto per tale utilizzo il manico di una scopa, tagliato ad una lunghezza di novantasei pollici) piuttosto che acquistata. Ci si può anche allenare da soli, sia nel lancio (con contestuale recupero) sia nella battuta, avendo a disposizione un muro dove far rimbalzare la palla. Facoltativamente, nonché in alcune variabili del gioco di seguito descritte, può essere usato anche il guantone specifico (vedi foto – da utilizzare con la mano sinistra per i destri, e viceversa per i mancini). Le regole chiaramente provengono dal baseball e vengono modificate per adattarsi alla situazione. Ad esempio, un tombino può essere utilizzato come base o gli edifici per linee di fallo. Le squadre sono due, idealmente da due a quattro giocatori cadauna. Il tempo di gioco può variare dai quarantacinque ai novanta minuti, a seconda del punteggio scelto e degli inning giocati. Infine, esistono tre varianti di gioco dello stickball:

  1. Fungo (questa è la versione più giocata allo stato attuale: un battitore colpisce lui stesso la palla, lanciandola in aria e colpendola al volo, oppure facendola rimbalzare una o due volte. Il motivo per cui molti battitori lo fanno è per dare loro il tempo di generare uno swing cosiddetto a “cavatappi”.);
  2. Slow-pitch (molti considerano questa la forma più pura del gioco: un lanciatore lancia la palla verso il battitore con un solo rimbalzo; mentre ball e strike non vengono “chiamati”, il battitore ottiene solo due swing. Sebbene possa sembrare facile colpire una palla rimbalzata, in realtà è abbastanza difficile, soprattutto se il lanciatore è abile e impartisce – tramite particolari “prese” con le dita – vari giri alla palla per farla rimbalzare in modi apparentemente casuali, ovvero creando i cosidetti “effetti”.);
  3. Wallball (questa è diventata popolare nei luoghi in cui un muro di cemento si trova vicino a una grande distesa asfaltata, anche con marciapiedi. La zona dello “strike” è dipinta o realizzata con del nastro adesivo sul muro dietro il battitore. I lanciatori lanciano verso il battitore e il lancio non rimbalza. In questo caso, invece, ball e strike vengono “chiamati”.).
Mazza, guantone e pallina

Dopo questo brevissimo e teorico excursus con la descrizione del gioco nelle sue varie forme e dell’equipaggiamento, l’invito per comprendere meglio è di provare appena possibile. Il baseball è un bel gioco, aggregante ed avvincente. Se poi come nel caso dello stickball, che può essere praticato tra poche persone, con attrezzatura veramente semplice ed economica e in qualsiasi luogo aperto, tutto diventa molto facile!

Nota: tramite il progetto “Turismo culturale in moto” questa attività outdoor viene divulgata e soprattutto effettuata durante le soste on the road in moto.

Blog: turismoculturaleinmoto.blogspot.com

Fonti fotografiche: Franco Faggiano

Fonti web consultate: