In quest’opera in due volumi pubblicata nel 1873 lo scrittore Gabriele Fantoni narra una lunga storia della musica cantata, interessandosi sia della teoria musicale che delle composizioni concrete realizzate per essere interpretate dalla voce umana.
L’autore inizia quest’opera accennando alle concezioni della musica cantata presenti nell’antichità fra i Greci, Indiani, Cinesi, Romani, Ebrei, Egizi. Già a quei tempi iniziarono le distinzioni tra registri vocali come quelli del soprano, del tenore e delle voci bianche. Vengono trattate anche le occasioni in cui nell’antichità i canti erano più utilizzati, ad esempio cerimonie e guerre.
Fantoni poi espone la storia del canto nell’Europa medievale, in particolare il canto gregoriano, il canto romantico medievale, i madrigali e la scuola fiamminga. L’epoca moderna è poi narrata evidenziando le Scuole d’Italia di canto (in particolare la Scuola Veneta), la scuola francese e il Canto Drammatico.
L’autore a questo punto torna indietro cronologicamente trattando le più importanti teorie del metodo del canto dall’antichità all’epoca moderna, da Aristosseno di Taranto a Ambrogio, Gregorio Magno e Guido D’Arezzo arrivando anche al filosofo moderno Rousseau.
La seconda metà dell’opera di Fantoni si sofferma sulle varie scuole e istituzioni che nella storia sono state centri di formazione dei musicisti: le scuole corali, i conservatorii e le cappelle. Infine l’autore espone i compositori e cantanti più recenti, narrando vari aneddoti della loro vita. In appendice all’opera sono presenti due elenchi di cantanti importanti attivi dal 1750 al 1872.
Sinossi a cura di Michele De Russi
Dall’incipit del libro:
L’armonia che dal cielo, dalla terra, dalle onde, traspira ‒ la vasta ed arcana espressione delle umane e delle divine cose ‒ gli antichi compresero nella magica parola di Musica.
Ermète la definì, conoscenza ed ordine di tutte le cose. Pitagora e Platone insegnarono essere una musica l’Universo.
Ho altrove mostrato e ripetendo qui mi giova premettere che, Pitagora, il genio della metempsicosi, il filosofo che intendea le anime formate dalla armonia, colla quale volea farne rivivere le facoltà, come dalle armonie celesti le credeva in terra nelle singole anime primieramente raccolte, fece nella Magna Grecia le sublimi sperienze di ridonar la salute e la vita coll’arte divina che i primi fisici e savj impiegarono a calmare i dolori, a sperdere i malinconici filtri, a frenare i deliri, a ricostituire l’ordine, la calma nelle commosse menti, nelle fibre alterate.
Scarica gratis: Storia universale del canto di Gabriele Fantoni.