Un gallerista e pittore romano che arriva al successo e alla felicità, dopo aver affrontato una lunga serie di dure prove emotive. A cominciare dalla perdita dei genitori, quando era solo un bambino, fino all’infarto della nonna che l’ha cresciuto, al tempo in cui la storia è raccontata, ovvero quando Luca, il protagonista, ha circa trent’anni.
Della Monica, alla sua terza fatica, scrive un romanzo interessante e spruzzato da occasioni di souspance. Felici i momenti di analisi introspettiva dei personaggi principali, affascinante l’allegorico sogno di Luca, addormentatosi in ospedale, durante l’attesa di notizie sulla salute della nonna. Il linguaggio è semplice e diretto, sfiorando altresì, troppo spesso, la banalità. Alla solida struttura narrativa, non corrisponde, infatti, un altrettanto riuscita forma-dialogo, soprattutto nei casi in cui l’autore tende all’eccesso didascalico, a scapito di una più utile scorrevolezza (ai fini della leggibilità del racconto).
In complesso Il Pugno Nello Stomaco risulta una buona lettura, che suggerisce un ampio margine di crescita nella penna di Gianluca Della Monica.