Conclusa la terza Edizione del concorso nazionale “Il Risorgimento Italiano nella memoria”. I nomi dei vincitori e l’intervista alla coordinatrice, Alessandra Casanova

“L’attualità del lavoro come dovere: da Mazzini alla Costituzione italiana attraverso Pinocchio” oppure “Protagoniste italiane del Risorgimento”. Sono solo alcuni dei titoli dei saggi con cui tante persone, soprattutto studenti, anche in questa terza edizione, hanno partecipato al concorso nazionale “Il Risorgimento Italiano nella memoria”, organizzato dall’associazione  Endas e curato dalla coordinatrice delle attività culturali di Endas Regionale Emilia Romagna, Alessandra Casanova di Ravenna. Tra le opere  pervenute anche racconti, poesie e lavori collettivi di intere classi. Intervistiamo per conoscere più a fondo l’iniziativa, Alessandra Casanova, già conosciuta dai lettori di Pagina Tre per i suoi spettacoli portati in scena insieme alla compagnia Luigi Rasi.

Alessandra Casanova, regista teatrale e organizzatrice del concorso nazionale “Il Risorgimento italiano nella memoria” – photocredit Compagnia Luigi Rasi

Come è nato questo Concorso e a chi è rivolto?

“Questo Concorso è nato da una mia idea nel 2017. Idea che l’ E.N.D.A.S. Comitato regionale Emilia Romagna ha accolto e della quale si è fatta promotrice. Il Concorso è gratuito ed aperto a tutti. In questi anni  tanti hanno partecipato presentando saggi, racconti, poesie, lavori scolastici e, da questa edizione, anche testi teatrali”.

Quale obiettivo si pone il Concorso?

“La finalità è la raccolta di scritti che trasmettano impressioni ed emozioni su quello che è stato e ci ha lasciato il Risorgimento italiano. Ripercorrendo gli eventi principali, soffermandosi sui personaggi e sugli ideali che ancora coltiviamo, chi partecipa cerca di valutare cosa rimane oggi di quel periodo storico e di scoprire cosa emotivamente ci lega al Risorgimento”.

Chi giudica gli elaborati giunti?

“Una giuria formata da me, dal Dottor Otello Sangiorgi (Direttore del Museo civico del Risorgimento di Bologna) e dal Prof. Sauro Mattarelli (Scrittore e storico ravennate)”.

Ci puoi dire chi ha vinto questa edizione?

“Con piacere. I vincitori sono:  Luciana Lucchi  (di Bologna) con il saggio “L’attualità del lavoro come dovere: da Mazzini alla Costituzione italiana attraverso Pinocchio”; Alessandra Ciotti (di Roma) e Maria Teresa Schiavino (di Salerno) con il saggio “Protagoniste meridionali del Risorgimento italiano; Antonietta De Pace ed Enrichetta Di Lorenzo”; Paolo Cavassini (di Ravenna) e Marcello Savini (di Lugo – Ra) con il racconto “Ei fu”; Matteo Piccirilli (di Motta Montecorvino – Fg) con il racconto “L’eroe ed il brigante”; Francesco Ciotti (di Cesena – Fc) con il racconto “L’ultima lettera a Jacopo”; Giuseppe Vecchi (di Reggio Emilia) con il testo teatrale “Il tempo dei ricordi”; Andrea Serra (di Cavaglià – Biella) con la poesia “Fratelli”,-  Lucia Baldini (di Lugo – Ra) con la poesia “E sarò Italia”.

Poi gli Alunni della Classe IV G – I.I.S. “Petrucci Ferraris Maresca” di Catanzaro Lido (Cz), con il saggio  “Uomini e donne del Risorgimento; Cristina Trivulzio di Belgioioso e Giuseppe Mazzini”. Sotto la guida della Professoressa Vittoria Vitaliano; gli –  Alunni della Classe IV A – I.S.I.S. “Leonardo Sinigalli” di Senise (Pz), con il saggio “Nicola Sole: il cantore del Risorgimento lucano”. Sotto la guida del Professor Francesco Bellusci; gli Alunni della classe 1a E – Scuola Secondaria di primo grado – I.C. “Enrico Fermi” di Romano di Lombardia (Bg) con il saggio: “Per uniforme una blouse di panno rosso – Maggio 1860, i 5 giorni che cambiarono l’Italia”, guidati dal Prof. Stefano Gelsomini”.

Quando avverrà la premiazione?

“La premiazione avverrà, online, venerdì 8 aprile alle ore 14.30. Dalla settimana successiva però sarà visibile a tutti la registrazione che verrà postata sulla nostra pagina: https://www.facebook.com/ilrisorgimentonellamemoria

Come saranno premiati i vincitori?

“Con una medaglia d’argento, creata appositamente per il Concorso, un attestato e i libri che contengono tutti gli elaborati dei vincitori. A questo proposito posso dirti che abbiamo preparato i libri anche in PDF e sono a disposizione di tutti gli interessati”.

Anche i nostri lettori?

“Certamente. Inviando una richiesta del libro in formato PDF alla mail ilnostrorisorgimento@gmail.com  la riceveranno, gratuitamente, in tempi brevi”.

Giuseppe Garibaldi nel quadro di Gerolamo Induno “Garibaldi sbarca a Marsala”- photocredit  Endas

Il Risorgimento è ancora attuale?

“Direi di sì. Quest’anno ricordiamo Mazzini nel 150° anniversario della morte. Il suo obiettivo di formare l’Italia Una, Indipendente, Libera e Repubblicana ha richiesto ben più del periodo storico che noi definiamo Risorgimento per essere realizzato. Dopo la prima guerra mondiale (definita, a ragione, anche IV guerra d’Indipendenza) l’Italia diventa Una. E solo dopo la seconda guerra mondiale l’Italia diventa finalmente Repubblicana.

Ricordiamoci anche che durante la lotta di Resistenza, definita anche “Secondo Risorgimento”, le brigate e i battaglioni partigiani prendono spesso nome da protagonisti del nostro Risorgimento (Mazzini, Garibaldi, Pisacane, ecc…) e che è sufficiente comparare la nostra Costituzione e la Costituzione della Repubblica Romana del 1849 per vedere i punti in comune…

Lo spirito risorgimentale ha superato i limiti storici del periodo ed ha accompagnato l’Italia nel suo lungo percorso di evoluzione, arrivando fino ad ora”.

E Garibaldi?

“Giuseppe Garibaldi era e resterà grande per aver dedicato la sua vita alla lotta per la libertà non solo dell’Italia, ma di ogni popolo oppresso, dividendo con i suoi uomini fatiche e pericoli. Quando muore, sui giornali di tutto il mondo la notizia viene accompagnata dal riconoscimento di quanto fatto in nome della libertà. E perfino in Austria e in Prussia, nazioni nemiche in battaglia, i giornali riconoscono l’alta statura morale dell’eroe dei due mondi.

Il grande Victor Hugo scrive addirittura: ‘Non è in lutto l’Italia, non la Francia, ma l’umanità’. Sarà ricordato ovunque. Pensa che ben 42 paesi esteri lo ricordano con statue, insegne o targhe.

Il Concorso aiuta a mantenere viva la memoria…

“Proprio così, hai colto nel segno”.

a cura di Anna Cavallo

 

Cover: Giuseppe Mazzini – foto di Domenica Lama