Digitalizzato a partire dalla prima edizione del 1921, questo romanzo è il nono della Tartufari, scrittrice le cui opere spesso sono state classificate a metà tra verismo ed impegno sociale.
Qui la protagonista è la Grande Guerra, vista da lontano e precisamente da Oriolo Romano, cittadina della Tuscia, a pochi chilometri dal lago di Bracciano, e in seguito da Roma. Una storia corale, a cui partecipano numerose famiglie del paese, le nobili e bellissime fanciulle Grifonei, i piccolo-borghesi Montauri, i villeggianti romani, gli ufficiali che vengono dalle vicine scuole militari, e perfino due cittadini tedeschi, i Franken, padre e figlio, trasferitisi per qualche tempo nella zona, che devono abbandonare precipitosamente con l’inizio della guerra nel 1914. Il figlio Kurt si è fidanzato con Marta Montauri, ma è costretto ad arruolarsi ed a rimandare le nozze; e pochi mesi dopo, tocca ai giovani del paese partire per il fronte. Ritroviamo anche un personaggio conosciuto tra i protagonisti di Eterne leggi, Tigrino del Zongo, che sta consolidando la propria fortuna economica ed è diventato il socio di Diego Montauri, capostazione di Oriolo, fratello di Marta, e dotato di un vero fiuto per gli affari: i due speculano per accrescere le proprie ricchezze approfittando delle incertezze economiche e degli appalti di guerra.
Mentre la retorica patriottica esalta le imprese dell’esercito, e la gloria bacia i martiri per la Patria, lo sguardo dell’Autrice sulla guerra è più disincantato:
E, secondo me, non è vero che i morti si placano, avvolti nell’oblio. Secondo me, in quell’epoca, dovevano provare una rabbia furente per la loro giovinezza stroncata e la vita bella fuggita a fiotti dalle loro vene e dovevano provare verso i vivi, specie quelli delle città, un rancore acerbo fatto d’invidia.
Molti personaggi femminili nel romanzo incarnano diversi tipi di amore, fedele attraverso le prove o irrequieto ed infedele nella noia del vivere senza scopo; alla ricerca di un buon partito, oppure nel ricordo di un amore perduto. Amore di mamma, amore di zia, e amore di sorella; amore coniugale ed amore adultero. Per tutte l’autrice partecipa, consapevole che la vera vittima, che soffre per la guerra e per il dopoguerra, è sempre una donna.
Sinossi a cura di Gabriella Dodero
Dall’incipit del libro:
Il reverendo Bernhard Franken, alto e ossuto nel soprabito nero, che gli scendeva severamente fino ai talloni, stava ben piantato sui piedi larghi e discosti, lasciando penzolare dalle mani intrecciate dietro la schiena, la canna a grossi nodi, dal manico ricurvo.
Generalmente egli si dilettava delle voci degli alberi, giudicandole propizie alle sue elevate riflessioni; ma gli olmi non avevano nulla da comunicarsi in quel momento e, tranquilli in lunghissime file, non si scambiavano nemmeno un bisbiglio. D’altronde cosa avrebbero potuto dirsi fra loro, che già non sapessero per ininterrotta esperienza? Che faceva gran caldo? Sul finire di luglio il caldo è naturale. Che i raggi del sole s’insinuavano obliqui tra il fogliame e intanto sul prato si accorciavano, indietreggiavano, rispettosi dell’ombra? È naturale che, quando il crepuscolo si avvicina, il sole si allontani, perocchè Iddio separò la luce dalle tenebre e gli alberi, contemplativi per indole fino dal terzo giorno della creazione, rifuggono dagl’inutili discorsi, molto più che dal quinto giorno della creazione, Iddio, benedicendo gli uccelli che volano per la terra e per la distesa del cielo, impose loro di allietare con il volo ed il canto la immobilità ed il mutismo delle piante designate unicamente a far seme e portare frutto secondo la loro specie.
Scarica gratis: Il dio nero di Clarice Tartufari.