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A Budrio di Cotignola, è tra i pochi casali d’epoca scampati ai bombardamenti. visitabile in occasione delle Giornate Fai d’autunno, sabato 16 e domenica 17 ottobre
Nell’ambito delle Giornate Fai d’Autunno, sabato 16 e domenica 17 ottobre, tra i siti che saranno aperti al pubblico per le visite, per la Bassa Romagna è stata scelta La Palazza. Si tratta di un pregevole complesso rurale tra i pochi edifici storici del Comune di Cotignola, in provincia di Ravenna, risparmiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Abitato dalla famiglia Zalambani fin dal 1700, l’edificio è stato in parte ristrutturato e ospita oggi un centro di documentazione su cultura, storia e tradizioni locali. Un’operazione resa possibile dall’impegno dell’erede di famiglia, il giornalista bolognese Roberto Zalambani, presidente dell’Unione delle Associazioni dei giornalisti specializzati in alimentazione, agricoltura e ambiente (Unaga).
Proprio per questo la visita della Palazza vuole proporsi come un viaggio alla scoperta dei vari aspetti della “Memora Condivisa” attraverso due percorsi tematici. La prima, attraverso la rievocazione di un personaggio significativo per il territorio, il ceramista Luciano Bassi, nel decennale della scomparsa, con una retrospettiva dedicata alle sue opere a cui partecipa anche la figlia.
Al secondo percorso, centrato sul tema del riciclo e del recupero, invece, partecipano diversi collezionisti, mentre l’esperto del settore Bruno Zama interverrà sul tema “Dalla guerra alla pace”.
Parliamo ora della struttura della Palazza. Composta da un edificio centrale affacciato sull’ aia molto ampia, è composta da locali adibiti ad abitazione e ricovero di animali da lavoro e non manca, ovviamente, il fienile. Gli altri edifici che sono destinati a deposito attrezzi e vasche per la vinificazione completano l’area.
Zalambani, negli anni, attraverso la raccolta di documenti, immagini e attrezzature di vario genere, insieme alle donazioni di amici e parenti, è riuscito a recuperare un’importante testimonianza sulla vita e sulle vite che hanno abitato questo territorio così martoriato durante l’ultima guerra e che si propone oggi come luogo della memoria collettiva.
Come si evince dall’immagine fotografica, la Palazza raccoglie anche le suggestioni della civiltà contadina e della vita campestre, faticosa ma ancora in simbiosi con la natura.
Tanti gli eventi che si sono depositati qui e la stratificazione di queste testimonianze, come racconta Zalambani stesso “ci permette di intraprendere un viaggio virtuale dal mondo dei nostri nonni ai giorni nostri. Le svariate raccolte politematiche possono così rappresentare dei micromusei utilizzabili di volta in volta come base per mostre o esposizioni tematiche (integrate di volta in volta da altri reperti di collezionisti o enti pubblici) per riscoprire ed insieme rivivere quel patrimonio di Memoria Condivisa da cui prendono origine le radici della nostra identità”.
Sita in via Gaggio 7, a Budrio di Cotignola (Ra), la Palazza aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio attraverso la sede europea di Venezia, tramite la rete ambientalista italiana Wigwam. Le giornate di visita sono organizzate dalla delegazione Fai di Lugo (Ra).
Per partecipare bisogna iscriversi nel sito www.giornatefai.it pagando 3 euro ed esibendo il green pass all’ingresso.
Anna Cavallo