Questo volume raccoglie alcune novelle di Gogol (Soročynci, 1809 – Mosca, 1852). Alcune di esse, La Fiera di Sorocinzi e Una notte di maggio, fanno parte di Veglie alla fattoria presso Dikan’ka, che conteneva otto racconti scritti tra il 1829 e il 1832.
Il giovane autore, nato e vissuto fino all’età di 19 anni nella Piccola Russia – come allora era chiamata l’Ucraina -, nutrito dalle letture dei molti libri che arricchivano la sua casa e dai racconti avvincenti della madre e del nonno, ambienta i suoi racconti nei suoi luoghi natii tra il XVII e il XIX secolo.
Sono storie di tradizioni e costumi del ‘bel tempo andato’, avventure e superstizioni, racconti nei quali si alternano in un moto continuo la leggerezza e l’allegria che a volte erompe in un linguaggio quasi dialettale, la malinconia per i luoghi ormai lontani dalla vita quotidiana ma che hanno visto l’autore crescere e farsi uomo, e infine una vena misteriosa e fantastica sempre molto viva e presente in tutte le narrazioni dove la vita delle donne e gli uomini è a stretto contatto con la natura, così come nei villaggi contadini.
Il primo racconto, La Fiera di Sorocinzi, descrive una giornata di fiera, di festa del paese: è il momento in cui si concludono affari, si intrecciano amori, si confrontano i risultati del duro lavoro nei campi e spesso, in queste occasioni, il diavolo ci mette la coda. Per Gogol è l’occasione per descrivere con tutto l’amore possibile le bellezze della sua terra ricca e generosa, di un cielo sfolgorante, di boschi ombrosi e misteriosi. Il compositore russo Musorgskij (1839 – 1881), che era un grande ammiratore di Gogol, nel 1874 ebbe l’idea di scrivere un’opera sulla base di questo racconto. Il lavoro iniziò nel 1876 ma la morte del basso Osip Petrov, al quale era dedicata la musica, rallentò l’opera e alla morte del compositore restavano solo sparsi frammenti.
Una notte di maggio è anch’esso un racconto piacevolissimo animato da personaggi reali e spiriti maligni, in cui si fondono magistralmente il fantastico, il comico e il lirico. Il tema del corteggiamento è svolto con gli elementi tipici dell’amore contrastato, del padre burbero, della matrigna dai poteri misteriosi. Il compositore russo Rimskij-Korsakov (1844 – 1908) compose Notte di maggio negli anni 1877-79, convinto dalla moglie che aveva scelto questa novella per la particolare atmosfera bucolica e primaverile, che il compositore fece emergere chiara già nell’ouverture dell’opera.
L’ultimo racconto di questa raccolta, La carrozza, fu scritto nel 1836 ed è una delle opere più brevi dello scrittore russo. La malinconica ma esilarante storia ruota attorno ad un ex ufficiale di cavalleria e proprietario terriero in una piccola città russa, nella quale improvvisamente la noia ed il tedio vengono sconvolti da un reggimento di cavalleria che vi prende stanza. In alcune edizioni questa novella entra a far parte de I racconti di Pietroburgo, insieme con La Prospettiva Nevskij, Le memorie di un pazzo, Il ritratto, Il naso e Il cappotto.
Sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi APS
Dall’incipit della prima novella La Fiera di Sorocinzi:
Come è inebriante e sfolgorante una giornata estiva nella piccola Russia! Di che afa languida sono pervase le ore, quando mezzogiorno arde nella calma e i gorghi di azzurro, infiniti, stesi in vòlta incandescente, pajono volere abbracciare e stringere la terra e dormire poi annegati di voluttà. In cielo nemmeno una nube, non una voce ne’ campi. Tutto morto. In alto, lontano, sperduta nell’azzurro, si vibra la lodoletta e la sua canzone argentina scende sino alla terra amorosa. Poi, qualche volta, lo schiamazzo della pavoncella e il grido sonoro della quaglia echeggiano nella steppa. Fiacche e spensierate, come chi cammina senza mèta, si elevano le ombrose querce, e il sole affocando e irraggiando pittorescamente alcune masse di frasche, avvolge le altre in un’ombra nera come la notte, dalla quale il vento sprizza e volteggia l’oro. Gli smeraldi, i topazi, gli zaffiri degli insetti eterei piovono su gli orti screziati e ombrati dagli snelli girasoli. Il fieno accatastato… le spiche bionde del grano che si accampano nella vasta pianura e si dilungano all’infinito… i rami de’ ciliegi, de’ susini, de’ meli e de’ peri che si inchinano sotto il peso della frutta… il cielo assorto nella contemplazione della propria imagine entro l’acqua del fiume dalle rive redimite di verdura… tutto è inebriante e voluttuoso nei giorni estivi della piccola Russia.
Scarica gratis: Novelle ukraine di Nikolaj Vasilevič Gogol.