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Il Teatro Marconi di Roma ospita, lunedì 30 agosto alle 21, la prima della commedia Voci, in occasione dell’Open Day in vista del nuovo Anno Accademico della EDM, scuola e casa di produzione del regista e attore De Martino.
Un omaggio al maestro De Filippo, col quale l’attore e regista Emiliano De Martino dirige gli allievi che quest’anno hanno frequentato la scuola di recitazione EDM Factory di Roma e, nell’occasione, presenta le novità in arrivo per l’anno accademico 2021-22.
Nell’opera in scena, liberamente ispirata alla commedia del 1948 Le voci di dentro di Eduardo De Filippo e inserita nella raccolta Cantata dei giorni dispari, la vicenda è ambientata nella periferia romana degli anni’70 invece che a Napoli. Ma rimane intatta l’amarezza della vicenda, centrata sul tarlo del sospetto e della mancanza di fiducia fra le persone, siano vicini di casa o addirittura familiari. L’opera di De Filippo, giocando sul labile confine tra realtà e sogno, porta allo scoperto i malumori, i rancori e le perfidie che covano fra persone che convivono, avvelenando la loro esistenza, mentre l’ambientazione borgatara conferisce carnalità e mordente al clima superstizioso della Napoli del drammaturgo partenopeo.
Due universi, quello di Roma e quello di Napoli, che De Martino mette insieme e che intrecciandosi, mostrano l’ambiguità delle relazioni, a volte divertente e surreale, a volte drammatica. Dialetti che si incrociano, musica dal vivo e gioco delle parti per uno spettacolo in cui la commedia stessa, come spiega il regista e autore “è fortemente influenzata dall’apporto degli interpreti, dei loro pensieri e dei loro mondi che portano all’interno dello spettacolo stesso”.
Gli abitanti del palazzo vengono sconvolti dalla decisione di Alberto, che qui non è un organizzatore di feste popolari ma un imprenditore caduto in miseria, di denunciare i suoi vicini di casa, convinto che siano degli assassini. Si tratta della famiglia del dottor Romanelli che viene condotta in questura per gli accertamenti.
Quando si scopre che le prove per incolparli non esistono e che Alberto ha solo sognato che loro fossero degli assassini, si scatena il putiferio. I personaggi vengono inghiottiti in un vortice psicotico, tutti si trasformano in vittime e carnefici al tempo stesso, sia perché la loro identità è inconsistente, sia per la mancanza di fiducia reciproca che li porta a incolparsi l’un l’altro di colpe immotivate, rendendo surreale e grottesca il clima già pesante.
La mancanza del senso della famiglia e la loro poca coscienza fa il resto: ognuno cerca di salvare se stesso e la situazione implode. Gli uomini sono travolti dalla loro stessa meschinità, mentre le donne decidono di alzare la testa e farsi rispettare.
Personaggi che, nel contesto pasoliniano della Roma borgatara, si rivelano “accattoni” per la loro incapacità di “aderire positivamente alla vita, essendo travolti dai problemi da loro stessi creati. E l’urlare delle loro coscienze, impossibili da frenare dallo stesso spirito di autoconservazione, scatenano le Voci, quelle chiacchiere di palazzo che diventano confidenze, confessioni e si ‘intrufolano dentro alle case dell’altri come i topi e vogliono fa credere de esse na famiglia’“.
Gli attori dell’Accademia che partecipano, sono, in ordine di apparizione:
Beatrice Arnesano, Mattia Arnesano, Cristina Caruso, Angelica Colaneri, Adina De Santis, Rossella De Rubertis, Grazia De Siena, Gaia Monticelli, Khrystyna Novak, Roberta Pinto, Nico Alex Scagliola, Giovanni Scalingi, Patrizia Tamagnini, Angelica Troiani, Anna Maria Tursi, Valentina Vellucci.
Lo spettacolo apre anche la terza edizione del Festival Teatramm’, competizione tra compagnie teatrali, diretto dallo stesso De Martino.
Con la partecipazione straordinaria di Gianluca Lombardi, apprezzato attore dell’
Accademia d’Arte Drammatica del Lazio.
Anna Cavallo
Scritto e diretto da Emiliano De Martino. Aiuto regia e musical coach: Valentina Proietto Scipioni. Costumi: Daiana Biondo. Grafica: Palmira Pugliese
Infoline 3337491357