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Questa azione teatrale fu scritta in Vienna per tre soli personaggi l’anno 1735, d’ordine dell’imperatrice Elisabetta, per servir d’introduzione ad un ballo cinese, e venne rappresentata con musica del Reutter fra i trattenimenti del carnevale ne gl’interni appartamenti imperiali dalle Altezze Reali delle arciduchesse Maria Teresa (poi imperatrice regina) e Maria Anna di lei sorella, e da una dama della corte cesarea.
Fu poi replicata da musici e cantatrici l’anno 1753 col quarto personaggio aggiuntovi dall’autore ad altrui istanza, in una signorile abitazione di campagna dì Sua Altezza Reale il principe Giuseppe di Saxen-Hildburghausen, fra gli altri magnifici divertimenti dati dal medesimo alle maestà imperiali di Francesco I e Maria Teresa ne’ giorni in cui piacque loro di far ivi dimora.
Dall’incipit del libro:
LIS.
E ben: stupide e mute
Par che siam divenute!
Almen parliamo,
Così nulla farem.
SIV.
Ma non è cosa
Di sì lieve momento
Trovar divertimento
Allegro insieme ed innocente e nuovo.
TAN.
È un’ora che ci penso, e non lo trovo.
LIS.
Dica, qualunque sia,
Ciascuna il suo pensiero; e il più adattato
TAN.
Tacete. Eccolo. Oh bello! Io l’ho trovato.
LIS.
Sentiam.
TAN.
Figureremo
Come se… Non mi piace… O pur… Né meno
SIV.
Spedisciti.
TAN.
Vi sono
Mille difficoltà.
Via, questo è buono,
Facile ad eseguire,
Ingegnoso, innocente.
Lode al Cielo!
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