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Il volume contiene i resoconti redatti da Gian Galeazzo Ciano di incontri ufficiali che ha promosso o nei quali è coinvolto nella sua qualità di Ministro degli Esteri di Mussolini dal 1936 al 1942. Mussolini cede infatti a Ciano il Ministero degli Esteri il 9 giugno 1936, ad un mese dalla proclamazione dell’Impero.
Il trentatreenne ministro da quel momento viene a contatto in veste ufficiale con capi di Stato, ministri, ambasciatori e personalità politiche straniere. Ai verbali dei colloqui tenuti a Palazzo Chigi si aggiungono le testimonianze degli incontri tenuti all’estero a dimostrazione di una fittissima agenda di appuntamenti, nei quali si intessono alleanze, si prendono accordi, si rompono rapporti.
Data la notevole importanza dei temi trattati, il libro, apparso postumo per la prima volta all’inizio del 1948(1) e quindi quasi un instant book, ebbe un’ampia risonanza e subito numerose edizioni in lingua straniera. Si trattava indubbiamente di una straordinaria fonte documentaria inedita di un periodo storico recentissimo di rilevante importanza.
La capacità di Ciano di informare, con un linguaggio piano, sulle responsabilità degli uomini che governavano il mondo e sul maturare del dramma dell’Europa negli anni subito precedenti il secondo conflitto mondiale rende questa testimonianza ancor’oggi validissima.
Si tratta di una vera e propria opera di narrazione storica, non un’arida raccolta di appunti; è un testo con una sua architettura specifica in cui i documenti sono riuniti per anno ma anche secondo un racconto ordinato delle vicende che si stavano svolgendo. L’architettura, la trama sottesa seguono una naturale prospettiva storica non costruita a posteriori.
Oggi non riveste ovviamente più il carattere di novità: dal 1948 sono state moltissime le opere pubblicate, che tuttavia hanno spesso utilizzato copiosamente il materiale qui riunito; e sono state pubblicate grandi raccolte di fonti diplomatiche tra le quali, in particolare, la monumentale raccolta de I documenti diplomatici italiani, pubblicata a cura del Ministero degli Affari Esteri(2).
Non è noto a qual fine fosse stata fatta questa raccolta, per uso personale od ausilio nel lavoro del dicastero, essa è comunque frutto di una scelta nell’insieme dei documenti, ma questo non ne sminuisce il valore narrativo-documentario. Si tratta di una delle più preziose testimonianze relative agli ultimi anni del fascismo, che permette di ricostruire gli avvenimenti di quel periodo proprio dall’interno dell’apparato del regime.
(1) L’ Europa verso la catastrofe : 184 colloqui con Mussolini, Hitler, Franco, Chamberlain, Summer Welles, Rustu Aras, Stoiadinovic, Göring, Zog, François-Poncet ecc. / verbalizzati da Galeazzo Ciano ; con 40 documenti diplomatici inediti. – 1. ed.. – [Milano] : A. Mondadori, 1948
(2) A partire dal 1952 la Commissione per la pubblicazione dei documenti diplomatici pubblica i documenti posseduti dall’archivio del Ministero degli Affari Esteri a partire dal 1861. In particolare l’Unità di Analisi, Programmazione, Statistica e Documentazione Storica provvede alla conservazione ed alla messa a disposizione del pubblico della documentazione storico-diplomatica prodotta dagli Uffici centrali del Ministero e dalle Rappresentanze diplomatiche e consolari all’estero e cura la gestione del patrimonio librario. I volumi, interessantissimi, sono liberamente consultabili e scaricabili a questo indirizzo http://www.farnesina.ipzs.it/series/.
Sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi
Dall’incipit del libro:
Colloquio con l’Incaricato d’Affari di Francia
Roma, 12 giugno 1936-XIV
Ho ricevuto l’Incaricato d’Affari di Francia, il quale mi ha portato un messaggio di saluto inviatomi da Parigi dall’Ambasciatore Chambrun.
Con l’occasione l’Ambasciatore Chambrun lo aveva incaricato di dirmi che sta a Parigi svolgendo un’azione della quale martedì mi renderà
conto e che spera possa ottenere favorevole risultato.
L’Ambasciatore avrebbe anche comunicato al suo Incaricato d’Affari che la Conferenza degli Stretti è stata rinviata.
Ho chiesto in materia conferma a Cerruti.
P. S. Telefonato a Cerruti il quale, prese informazioni da Léger, dice che gli risulta che la Conferenza è sempre convocata per il 22 giugno.
Colloquio con l’Ambasciatore di Turchia
Roma, 15 giugno 1936-XIV
Ho ricevuto l’Ambasciatore di Turchia il quale mi ha contraccambiato la visita da me fattagli ed ha approfittato dell’occasione per richiamare l’attenzione sulla opportunità di una nostra partecipazione alla conferenza di Montreux. Egli ha detto che la Turchia si sarebbe accontentata di una formula che potesse, escludendo una qualsiasi forma impegnativa da parte nostra, dare la sensazione che noi partecipiamo formalmente.
Io gli ho detto che la nostra astensione dalla conferenza di Montreux è determinata dalla situazione in cui l’Italia è stata messa dall’errore giudiziario di Ginevra.
Gli ho ripetuto che fino a quando le sanzioni non saranno tolte e giustizia sarà fatta, l’Italia si asterrà da ogni forma di collaborazione
internazionale.
L’Ambasciatore di Turchia, cui premeva estremamente un nostro intervento, ha insistito di nuovo e mi ha pregato di richiamare ancora una volta l’attenzione del Duce sull’estremo interesse che il Governo turco annette alla nostra presenza.
Io gli ho tolto ogni speranza.
Scarica gratis: L’Europa verso la catastrofe di Galeazzo Ciano.