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Questo breve scritto costituisce una sorta di “summa” della meditazione dell’autore relativamente alla “realtà fondamentale, detta anche Infinito, Eterno, Uno e qui, in particolare, Posse ipsum” (Saponaro).
Per tutta l’opera, infatti, ciò che viene denominato come “posse ipsum” (nella duplice accezione di ciò che ha possibilità e capacità) si manifesta come “Potere di ogni potere” e, in definitiva, come l’attributo più proprio, nella visione cristiana dell’autore, della stessa divinità.
La forma è dialogica, ma la funzione dell’interlocutore è manifestamente ancillare, dato che tutti i concetti fondamentali sono espressi dallo stesso cardinale Cusano. L’opera si divide in due parti: la prima, il dialogo vero e proprio, nel quale viene esposta la materia; la seconda (il memoriale) riporta i punti salienti della prima, con ulteriori spunti dottrinali.
La versione integrale qui presentata permette (per chi fosse interessato) un agile raffronto col testo latino dell’originale riportato subito dopo la traduzione, tramite “link” (in un verso e nell’altro) alla fine di ogni paragrafo.
Sia la traduzione, sia il corposo apparato (introduzione, note, opere, brevi biografia e bibliografia) sono dovuti al prof. Giuseppe Saponaro. Il testo originale è tratto dall’edizione critica dell’Accademia delle Scienze di Heidelberg – Felix Meiner Verlag – 1982.
Sinossi a cura di Roberto Rogai
Si ringrazia il prof. Giuseppe Saponaro per aver generosamente ceduto i diritti.
Dall’incipit del libro:
Interlocutori: Il reverendissimo signor Cardinale di San Pietro e Pietro di Erkelenz, Canonico in Aachen.
Pietro: Da un po’ di giorni ti vedo assorto in una meditazione profonda, tanto da temere che ti avrei arrecato troppo
fastidio, se ti avessi disturbato con le domande che mi si presentano alla mente. Dato che ora ti trovo meno teso e quasi allegro, come se tu avessi scoperto qualcosa di importante, mi perdonerai, spero, se ti rivolgerò qualche domanda inconsueta.
Cardinale: Ne sarei lieto. Del resto mi sono spesso meravigliato del tuo silenzio, così prolungato, tanto più che, da quattordici anni ormai, in pubblico e in privato, tu mi hai sentito parlare molto delle scoperte scientifiche riguardanti il campo dei miei studi ed hai anche raccolto in vari opuscoli tanti miei scritti. In ogni modo, ora che, per grazia di Dio e per l’opera mia, tu hai conseguito la divina dignità del santissimo sacerdozio, è giunto per te il momento di incominciare a parlare e ad interrogare.
…
Interlocutores: Reverendissimus dominus Cardinalis Sancti Petri et Petrus de Ercklentz Canonicus Aquensis
Petrus: Video te quadam profunda meditatione aliquot dies raptum adeo quod timui tibi molestior fieri, si te quaestionibus de occurrentibus pulsarem. Nunc, cum te minus intentum et quasi magni aliquid invenisses laetum reperiam, ignosces spero, si ultra solitum te interrogavero.
Cardinalis: Gaudebo. Nam de tua tam longa taciturnitate saepe admiratus sum, maxime qui iam annis quattuordecim me audisti multa publice et private de studiosis inventionibus loquentem et plura quae scripsi opuscula collegisti. Utique, postquam nunc dono dei et meo ministerio divinum adeptus es sacratissimi sacerdotii locum, tempus venit, ut loqui et interrogare incipias.
Scarica gratis: L’apice della contemplazione (De apice theoriae) di Nicolaus Cusanus.