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Il “mondo” dei suoi conterranei romagnoli fa da sfondo al primo romanzo di Beltramelli, Gli uomini rossi del 1904. Racconta il controverso amore di due giovani che, l’una figlia del sindaco repubblicano e l’altro di famiglia clericale, vengono dissuasi dal convogliare a nozze proprio dalle opposte fazioni. Sorta di Promessi Sposi della prima metà del Novecento.
Dall’incipit del libro:
Gli uomini rossi.
Disse un ispirato, una volta, che Adamo, in siriaco, significava rosso e volle da ciò dedurre la remotissima origine del partito repubblicano. La deduzione destò fra gli scienziati tedeschi interminabili dispute; si formò a mano a mano una biblioteca su l’argomento e, come avviene sempre in casi di sì alta importanza, la questione rimase allo statu quo ante.
Ora io ho pensato non occuparmi delle origini: in primo luogo perchè non sono scienziato e ciò mi sarebbe di grave impedimento; in secondo luogo perchè non intendo abbracciare (e ciò sia detto con tutta la simpatia che la parola modernamente esplica) i repubblicani di tutto l’orbe terracqueo; bensì, con maggior modestia, limitare la mia narrazione a coloro che, in terra di Romagna, si sono votati ai rossi vessilli riassumenti una fede eroica.
Dopodichè, chiamati a raccolta i sovrani spiriti della memoria, dirò di alcune gesta preliminari nelle quali ha buon partito l’amore.
Viveva un tempo nella gaia città del piano, Europa, figlia di Gian Battifiore. Ella aveva quattro sorelle, il nome delle quali corrispondeva alle altre quattro parti del mondo ne l’ordine che segue: Asia, Africa, America ed Oceania.
Scarica gratis: Gli uomini rossi di Antonio Beltramelli.