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Racconto semplice e veloce, tipico delle avventure marinaresche. L’autore rende uno spaccato preciso, raccolto delle esperienze della tradizione marinaresca di famiglia, di quello che è il quotidiano degli uomini di mare, come il repentino passaggio dalla bonaccia al fortunale.
Sinossi a cura di Raffaele Fantazzini
Dall’incipit del libro:
Lo chiamavano il Rosso, Bauer, perchè era tale di capelli: gran ciuffo fulvo sulla fronte bassa e una selva disordinata, sul cocuzzolo, dello stesso colore arso: un uomo sui quarant’anni, di non alta statura, ma quadro, forzuto; con gli occhi celesti. Una cicatrice a triangolo, assai visibile nel suo fondo chiaretto sulla pelle quasi pavonazza, gli scarniva il sommo della guancia destra, proprio sullo zigomo. Non lo vidi ridere mai.
– Che carico avete, capitano?
– Un pò di tutto, signore. Alle isole tutto va.
– Quanti giorni contate davvero che occorrano, sino ad Handy?
– In mare, alla vela, ogni previsione può andar fallita, Signore. Una settimana…. un mese…. Chi comanda è il tempo.
– Ma non siamo nella stagione più favorevole?
– Certo Signore. Troppo favorevole, però, cioè con grandi bonacce, speriamo che non la sia. D’altronde su questa stessa rotta, vedete, in questi stessi mesi, io, altre volte, mi sono asciugato dei temporaloni.
Bauer parlava così dicendomi ogni volta, rispettosamente «Signore» e rispondendo in questi consimili modi evasivi, bifronti, come io li chiamavo. Nella seconda parte delle sue risposte, cessava di mirarmi in faccia: i suoi occhi, nei quali la pupilla blu aveva, oltre a una scura luce fissa, dei bagliori strani, improvvisi – come lampi d’un’intima natura selvaggia che la volontà d’apparir cortese non sempre riuscisse, per quanto forte, a nascondere – si volgeva allora sul mare o sulla costa lontana, col moto sollecito di chi piuttosto che vedere per osservare, voglia sfuggire a uno che lo guardi, per esaminarlo.
Scarica gratis: Navigazione col “Rosso” di Arrigo Fugassa.