È il secondo dei due concerti per pianoforte composti da Wolfgang Amadeus Mozart in tonalità minore (l’altro è il n. 20 in Re minore K 466, composto un anno prima). Nonostante l’uso del modo minore crei una sorta di affinità tra i due concerti, il loro carattere è diverso, in quanto il tono del K 491 è più tragico che drammatico.
L’orchestra risulta essere la più ampia che Mozart abbia mai impiegato in un concerto, con l’impiego di oboi e clarinetti assieme. Inoltre, un’altra caratteristica che lo differenzia dal resto della produzione concertistica di Mozart è che dopo la cadenza del primo movimento, il pianoforte non scompare, e il finale è pervaso da un’ultima divagazione tematica del solista.
La ricchezza di suono dell’orchestra è sfruttata da Mozart soprattutto nella parte finale, nella quale è adottata una forma diversa dall’usuale rondò: quella del tema con (otto) variazioni.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Concerto_per_pianoforte_e_orchestra_n._24_(Mozart)
Epoca di composizione: Terminato a Vienna il 24 marzo 1786
Prima esecuzione: Vienna, 3 aprile 1786, Burgtheater
Organico: pianoforte solista, flauto, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi
Scarica gratis: Concerto per pianoforte e orchestra n° 24 in Do minore, K 491 di Wolfgang Amadeus Mozart.