Filosoficamente si intende per monismo il genere di pensiero che ammette un unico genere di sostanza. I materialisti hanno di fatto monopolizzato il termine soprattutto in seguito alla popolarità acquisita dallo scritto di Haeckel – Der Monismus als Band zwischen religion und Wissenshaft – che qui presentiamo nella traduzione italiana di Amedeo Herlitzka.
Haeckel fondò nel 1906 insieme a Ostwald l’Associazione Monistica Tedesca e Paul Carus riprese il termine nel titolo della sua rivista filosofica fondata nel 1890, una delle più antiche riviste filosofiche americane.
Il riduzionismo meccanicistico di Haeckel era spesso più di forma che di sostanza. Certamente le caratteristiche sociali dell’epoca influirono non poco sull’articolazione della sua filosofia. L’approccio di Haeckel, che vedeva sei livelli gerarchici ascendenti a comporre la struttura che forma gli oggetti organici, e attraverso la quale pensava di poter dimostrare che la via “spirituale” è comunque una proprietà insita nella materia, sembra in realtà avvicinarsi di più alla tradizionale morfologia idealistica che non al riduzionismo fisico.
Quest’ultimo sembra perseguito principalmente per rimanere in linea con i suoi obiettivi sociali e politici. Sembrerebbe infatti conseguente a un riduzionismo tipico del XIX secolo porre il più basso dei suoi livelli come “fondamentale” e “basilare” mentre i livelli successivi dovrebbero essere da considerare alla stregua di fusioni susseguenti al principio dell’unione. Invece per Haeckel esiste una sorta di equivalenza tra i sei livelli, e gli oggetti che li compongono sono individui di per sé. Questo ovviamente aveva implicazioni riguardo alla darwiniana selezione naturale che attribuisce agli organismi il ruolo esclusivo di agente del processo evolutivo. Per Haeckel invece tutti gli oggetti di tutti e sei i livelli si configurano come “individui” e a nessuno poteva essere attribuito un ruolo privilegiato come agente nel processo evolutivo.
Gli organismi sono una tappa intermedia nella gerarchia ascendente, piazzati sul quinto gradino; nei primi quattro vi sono cellule e componenti cellulari, gli organi (compresi i tessuti), le “controparti” cioè le metà simmetriche dei corpi degli animali a simmetria bilaterale, i metameri o segmenti del corpo. Oltre agli organismi o individui – sistemati come abbiamo visto sul quinto –, sul sesto livello abbiamo le colonie o “cormi”.
Infatti Haeckel afferma a proposito del “quinto livello”: «Un imparziale e più approfondito concetto di individualità dell’organismo indica che questi individui “veri” o assoluti, sono di fatto soltanto relativi […] Anche se questi “veri” individui sono, nella maggior parte delle piante superiori e dei celenterati, soltanto i componenti subordinati di un’unità posta a livello più alto (la colonia) l’individualità degli esseri umani e degli animali superiori ci porta tuttavia all’errata concezione che vede nelle morfologie degli individui del quinto ordine i “veri” individui organici.
Questo concetto è divenuto tanto generale e si è così fortemente fissato sia nella coscienza scientifica sia in quella popolare, che dovremmo considerarlo come fonte principale delle numerose e varie interpretazioni e dei dibattiti che predominano sul soggetto dell’individualità dell’organismo». Ritroviamo lo stesso stile di pensiero in Weismann che affermò che la lotta per l’esistenza incomincia dentro le cellule germinali ma poi si estende a tutte le categorie haeckeliane fino all’apice, le colonie.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Una società che ha per iscopo lo studio della natura e la conoscenza del vero, non può festeggiare le sue date memorabili più degnamente, che colla trattazione dei suoi problemi generali più importanti. – Noi dobbiamo per ciò constatare con piacere che il signor oratore, in una occasione tanto solenne come il 75° giubileo della vostra Società di naturalisti, abbia scelto a tema della sua conferenza un argomento del più alto significato generale. Pur troppo in simili occasioni, e perfino nelle sedute generali della grande «Radunanza di naturalisti e medici tedeschi» è sempre più invalso l’uso di prendere il tema del discorso solenne da un campo ristretto speciale d’interesse limitato. Se anche quest’uso, che sempre più aumenta, può venire scusato dalla crescente divisione del lavoro e dalla specializzazione divergente in tutti i campi della attività umana, ciò nullameno proprio in occasioni così solenni si dovrebbe richiamare l’interesse dell’adunanza su argomenti maggiori d’importanza generale.
Un tale tema del significato più grande sono «i principii di fede naturalistici», intorno ai quali il signor prof. Schlesinger ha svolto or ora le sue idee originali. Io sono ben contento d’essere d’accordo con lui su molti punti importanti, mentre per altri riguardi vorrei esprimere qualche dubbio e sottoporre alla vostra considerazione alcune vedute alquanto diverse. – Anzitutto sono d’accordo pienamente con lui nel concetto unitario di tutta la natura, che con una sola parola chiamiamo Monismo. – Noi esprimiamo con ciò senza dubbio la convinzione che uno spirito vive in tutte le cose, e che tutto l’universo conoscibile esiste e si sviluppa secondo una legge fondamentale comune. Con ciò insistiamo specialmente sull’unità fondamentale della natura anorganica ed organica, di cui la seconda si è sviluppata, relativamente tardi, dalla prima.
Scarica gratis: Il Monismo, quale vincolo fra religione e scienza di Ernst Heinrich Haeckel.