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Il divisionismo è un fenomeno artistico Italiano, nato alla fine dell’800, tecnicamente derivato dal neoimpressionismo e caratterizzato dalla separazione dei colori in singoli punti o linee che interagiscono fra di loro in senso ottico; per tali motivi può essere definito come una variante specifica del puntinismo.
Il divisionismo non può essere definito un movimento pittorico perché gli artisti che usarono questa tecnica pittorica non scrissero mai un manifesto artistico. Secondo alcuni studiosi trovò il suo esponente principale in Pellizza da Volpedo, secondo altri in Giovanni Segantini. I principi che ne codificarono le direttive furono delineati da Gaetano Previati, che ne sviluppò le linee influendo sia sul territorio ligure che su quello lombardo.
Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Divisionismo
Dall’incipit del libro:
La pittura si può definire una riduzione della realtà a linee e punti colorati senza altra maggiore consistenza che lo strato di sostanze coloranti necessario per nascondere la natura della superficie che serve di appoggio o sostegno alle linee e punti medesimi di colore.
Infatti se si interpone fra un oggetto qualsiasi ed il nostro occhio una lastra di vetro e su questa si congiungono con delle linee i vari punti di intersecazione dei raggi che l’oggetto invia al nostro occhio, ne avremo delineato la sua esatta figura, come ponendo dei colori identici alle luci ed alle ombre che vediamo sul vetro, negli spazi compresi fra le linee di contorno, avremo riprodotta una immagine che sostituisce perfettamente, pel nostro occhio, l’oggetto vero.
L’illusione di realtà destata dall’immagine dipinta non ha dunque altra base positiva che la sua corrispondenza ottica col vero, restando esclusa ogni altra idea di similitudine materiale, della qualità dei colori e dell’artificio che servono per erigere il dipinto.
Per ottenere questa illusione non è necessaria neppure la somiglianza di dimensione delle cose dipinte con quelle reali, come non è indispensabile che l’ intensità delle luci e dei colori dipinti corrispondano esattamente alle intensità delle luci e dei colori del vero, ma ciò che occorre perchè l’illusione raggiunga il massimo grado è la proporzionalità dei rapporti fra la grandezza degli oggetti raggruppati nel dipinto colle dimensioni rispettive degli oggetti reali riprodotti, quanto la proporzionale graduazione delle luci e dei colori che sì nel vero come nel dipinto competono a ciascun oggetto.
Scarica gratis: I principii scientifici del divisionismo di Gaetano Previati.