Denti di drago tra gli stabilimenti balneari e gli alberghi vista mare, a Milano Marittima, recuperati e restaurati, che fanno da cornice a un grande bunker, in restauro. Si tratta di vestigia delle migliaia di fortificazioni antisbarco che avevano riempito la costa emiliano-romagnola da Rimini a Comacchio ai tempi della Linea Gotica. Una notizia che il giornalista Roberto Zalambani, presidente nazionale delle unioni di Arga (associazione che raccoglie i giornalisti specializzati in agricoltura, alimentazione e ambiente) ha voluto comunicare in vista di week end fuori porta in Riviera romagnola ma soprattutto agli amici di ricerche storiche, collezionisti di cimeli e cronisti delle tradizioni.
Nella zona del lungomare, lo ricordiamo, sono stati rinvenuti lo scorso anno, reperti del bunker tedesco “Tobruk”, ricoperto da due metri di terra. Thomas Venturi, esperto di archeologia militare, è stato incaricato dal Comune di Cervia di occuparsene. I residuati bellici, emersi dai lavori di scavo nello stralcio del lungomare da via Ponchelli fino via Boito venivano utilizzati dalla truppe naziste per impedire lo sbarco degli alleati. Venturi si è impegnato insieme ad altri ricercatori per conservare e rendere fruibile questo patrimonio della memoria collettiva.
Un primo passo, quella dei denti di drago, per valorizzare o affiancare i “Bunker tour”, attivi già da tempo ma rimasti ai margini del turismo. A breve quindi sembra che si potrà mettere in rete il patrimonio bellico, creando un percorso che una volta ultimato, sarà parte delle cosa da visitare a Mi.Ma.