La sonata per pianoforte n. 27 di Ludwig van Beethoven è per certi versi una delle opere più atipiche del compositore tedesco. Difficilmente collocabile nel cosiddetto terzo stile del Maestro ma – al tempo stesso – di altra fattura rispetto alle precedenti sonate, è sviluppata in due soli movimenti.

Nel periodo che vede la nascita dell’Op. 90 in Germania si diffuse la “lotta” ai termini di origine straniera, cui Beethoven aderì. Per la prima volta egli usò il tedesco nelle indicazione di movimento, al posto del consueto italiano.

Già nelle prime battute si intuisce l’originalità dell’opera, scandite da una cellula tematica in forte che viene ripetuta immediatamente in piano e tornerà più volte nel corso del primo movimento (a tratti frammentario, ansimante) al cui termine esso riapparirà contrassegnato in pianissimo, creando in alcuni momenti un clima carico di rassegnazione che prelude al successivo rondò, interamente pervaso da una melodia dolce e accompagnata dal fluire continuo di semicrome affidato alla mano destra.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sonata_per_pianoforte_n._27_(Beethoven)

Ascolta gratis: Sonata n° 27 in Mi minore, Op. 90 di Ludwig van Beethoven.