Nel dicembre del 1524, Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola, pubblicava il Discacciamento de le nuove lettere inutilmente aggiunte ne la lingua toscana (l’unica sua opera che sia stata stampata in vita), un libello polemico contro la proposta di riforma ortografica avanzata da Gian Giorgio Trissino nell’Epistola a Clemente VII di qualche mese prima.

Note tratte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Agnolo_Firenzuola

Dall’incipit del libro:

Poscia che la umana generazione, desiderosa naturalmente di istare nel presente secolo lungo tempo, ha veduto che la natura glielo ha vietato, mossa da questo cotale appetito, si è sforzata con diversi modi di fare (almanco in parte) vano lo ordine di essa natura; e chi si è dato a perpetuarsi nei figliuoli (il che si vede non solamente esser naturale in tutti li altri animali, ma eziandio ne le piante), e altri, in diversi essercizi affaticandosi, han cerco morendo lasciare di sé tal nome, che e’ vivono lungo tempo infra di quegli che vengono da poi loro. E questo secondo modo è di più ragioni; imperochè alcuni col far cosa degna di memoria, altri con lo scriverla, molti con lo edificare, certi col trovare o aggiugnere qualche cosa di nuovo, e chi con una cosa e chi con l’altra cercono saziare questo loro tale desiderio. Il quale è alcuna fiata tanto disordinato, che egli ci fa bene spesso correre strabocchevolmente a molte torte operagioni; le quali, se aviene che pur ci faccino per fama vivere un pezzo, lo fanno poco orrevolmente, come intervenne a quello che accese il tempio efesio, e a’ dì nostri è intervenuto a colui che si ha cerco con una novella invenzione nome perpetuo ne li futuri tempi. Lo che, eziandio con lo oltreggiare la religiosissima Toscana, spera facilmente di conseguire. Ma perché e’ non lece a salvamento di un solo perdere molti, ma sì bene è concesso lo contrario, io mi voglio sforzare atterrare questo suo proponimento.

Scarica gratis: Discacciamento de le nuove lettere, inutilmente aggiunte ne la lingua toscana di Agnolo Firenzuola.